Incontro questo pomeriggio a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Si tratta del secondo bilaterale dopo quello del 3 novembre, quando il politico belga ricevette a Bruxelles la neopremier per il benvenuto di rito da parte dell’Ue.
Il meeting di oggi è fondamentale per porre le basi del Consiglio europeo straordinario programmato il prossimo 9-10 febbraio, con all’ordine del giorno temi cruciali quali l'immigrazione e il piano protezionista attuato di recente dagli Stati Uniti.
Punto di partenza è il dossier immigrazione, uno dei punti su cui l’Italia ha maggiormente insistito dall’insediamento del nuovo Esecutivo, sia a livello nazionale che europeo. Il viaggio recente in Algeria è servito proprio a fare luce anche sulla parte del Piano Mattei che consiste nell’aiutare i Paesi del Nord Africa a offrire le opportunità in loco a chi mette a rischio la propria vita nella speranza di un futuro migliore. Oltre a ribadire che migliorare le condizioni di welfare di tali nazioni apporterebbe grandi benefici anche all’Europa stessa.
Per Meloni è sbagliato creare divisioni su un tema così importante, poiché sarebbe un regalo enorme per i trafficanti. La linea rimane quella già tracciata dal principio, ossia che il problema non è solo italiano ma è europeo, e l’Unione deve garantire la sicurezza all’interno dei propri confini. Al collega Ue il primo ministro chiede risposte concrete e rapide per arginare i flussi irregolari in atto.
C’è poi anche il dossier sulla guerra in Ucraina, nel quale l’Italia ha già preso una posizione confermando via decreto l’invio di armi per tutto il 2023. In mattinata il titolare della Farnesina Antonio Tajani ha ribadito l’impegno nostrano a fornire armi a Kiev in tempi brevi, previa comunicazione al Parlamento. Durante lo speech Meloni ha sottolineato la necessità di tenere compatto il fronte di sostegno al Paese aggredito.
Sui principi economici l’Italia chiede all’Europa uno sforzo per tutelare le imprese con coraggio, visione e parità di condizioni per tutti gli stati membri, senza danneggiare il mercato unico". Per farlo è necessario ricorrere a strumenti esistenti garantendo semplificazione e flessibilità sui fondi, a cominciare dall’istituzione di un fondo sovrano.
Vediamo ora alcuni estratti salienti della conferenza di Charles Michel.
Secondo il suo giudizio il momento storico attuale è decisivo per l’Ue dal momento che le decisioni che prenderemo saranno determinanti per i prossimi 10 anni. Il colloquio con la premier si è rivelato estremamente sincero e schietto e la promessa è di rendere l’Europa più sicura, più forte e più fiorente. Poi rimarca quello che ritiene l’asso nella manica del Vecchio Continente, ossia la forza economica comune e condivisa, che va difesa a tutti i costi.
L’intervento si conclude con un plauso e un augurio a Giorgia Meloni per il traguardo dei 100 giorni al governo: in particolare, Michel sottolinea la cooperazione franca, diretta e sincera degli ultimi mesi, in un giusto equilibrio tra interessi nazionali e benessere dell’Ue.
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