In Perù la situazione è in fermento dal 7 dicembre, ovvero da quando Castillo, l'ex presidente, ha tentato un colpo di Stato. E' stato uno dei golpe più brevi della storia ed è fallito dopo due ore. Dina Boluarte, la vice presidente di Castillo, ha preso il posto dell'ex maestro e ora la sua leadership è messa fortemente in discussione da giganti proteste che stanno scuotendo il Paese. Per conoscere l'attuale situazione in Perù abbiamo contattato un cittadino di Lima, di nome Jorge.
Com’è la situazione in Perù? Parla un peruviano
Jorge ci racconta come stanno andando le cose a Lima:
Lima è tranquilla. Ma nella zona centrale, dove stanno i poteri dello stato, lì durante la sera si concentrano gruppi di persone che iniziano a protestare pacificamente e terminano in maniera violenta.Questa è la realtà. Io ho partecipato a qualche manifestazione in passato, di quelle pacifiche. Quelle di questi giorni, invece, che vengono da fazioni più estremiste, terminano con la violenza quando non si permette ai manifestanti di accedere dove vogliono.
Perché ci sono così tanti morti durante le manifestazioni?
Tutto questo nasce per un malcontento della popolazione rispetto alla situazione politica attuale.I morti sono la risposta ad atti vandalici che hanno come obiettivo criticare lo Stato. L’aeroporto è stato preso d’assalto perché ci sono stati incidenti gravi, è un’azione manipolatrice.Ci sono atti violenti da parte della popolazione con armi fatte in casa, le stesse che si utilizzano per gesti di violenza. A questo, in un primo momento, ha risposto la polizia e poi è intervenuto l’esercito. La polizia esce in strada con scudi e reprime con lagrimogeni e proiettili di gomma. Decretato lo stato di emergenza, che vieta riunioni e vieta di uscire a manifestare, è stata sospesa la maggior parte dei diritti. Questo è stato fatto per attuare un maggior controllo, non hanno altra via per proteggersi. Il governo non utilizza la forza, utilizza la violenza per reprimere gli atti vandalici attuati dai manifestanti. Nessuno controlla quello che succede in zone come Puno, dove c’è molto traffico illegale. C’è molta gente che non è contenta ed esce a manifestare, ma è dovuto intervenire l’esercito perché la polizia da sola non ce la faceva a tenere sotto controllo la situazione. Gli strumenti a disposizione della popolazione, come le pietre, possono essere letali se vengono utilizzate in un determinato modo.
Perché i manifestanti stanno contro Dina Boluarte?
Pedro Castillo è incarcerato per un fallito colpo di Stato. Le forze armate non lo hanno sostenuto perché hanno pensato che fosse incostituzionale quello che stesse facendo. La sua famiglia è rifugiata in Messico.Dina non è una dittatrice, ha solo seguito il corso costituzionale: quando se ne va un presidente, c’è il vice presidente. In buona parte i manifestanti stanno contro di lei perché si è distanziata dal Perù Libre, aveva una discrepanza con i leader.Adesso i manifestanti chiedono un’assemblea costituente ma questo non è normato nella nostra Costituzione.Un altro motivo è che molti pensano che lei sia una traditrice, e chiedono una nuova Costituzione.Il Perù è un paese molto diviso, tutto quello che stiamo vivendo adesso ha radici lontane.
Cosa vogliono i manifestanti?
I manifestanti vogliono elezioni anticipate, che ora stanno pensando di fare ad ottobre del 2023, o aprile del 2024. Un’altra richiesta è avere un’assemblea costituente ma questo non si può fare, questa è una possibilità che non esiste, ci stanno chiedendo qualcosa di illegale. Si può cambiare la Costituzione, mediante una riforma costituzionale.La terza richiesta è la liberazione di Castillo, ma su questo dovrà pronunciarsi la giustizia.Chiedono anche di cambiare la Costituzione ma non si sa come, rispondono con retorica, non con fatti concreti.
Come cambieresti la Costituzione?
Io farei alcune modiche sul tema di ordine politico e commerciale, o su come si fanno le elezioni. Questo è un Paese troppo diviso, qualcuno con i soldi può fare un partito, ma non dovrebbe funzionare così. Un politico deve avere delle basi, un’ideologia, non è ragionevole che per delle elezioni presidenziali ci siano 18 candidati, è una pazzia! Posso capire 4 o 5 candidati, ma non 18.
Come si può risolvere questa situazione, secondo te?
Mi piacerebbe che si risolvesse anticipando le elezioni, ad ottobre o aprile. Molte delle questioni si possono risolvere secondo la Costituzione. C’è qualcosa che va chiarito: il Perù ha 25 governi regionali, questi ricevono un budget che viene amministrato da persone incompetenti. Non abbiamo le persone giuste in politica.Una delle regioni che ha più problemi sociali è Puno. Puno riceve 462,000,000.00 di euro di budget assegnato per gestire la regione, ma ne ha utilizzato solo il 30%, il resto lo ha ridato al governo centrale. Le persone che dovrebbero amministrare i soldi, non lo fanno! Il problema è la mancanza di gestione dei fondi. Castillo ha fatto il golpe e, che ci piaccia o no, Dina ora deve essere al potere.
Ti dà fastidio che non si parli molto di quello che succede in Perù?
Mi infastidisce che non sia ben contestualizzato quello che succede in Perù. Semplicemente mi dà fastidio che passi solo una certa narrazione. I manifestanti hanno i loro diritti, ma anche i loro doveri: così funziona la democrazia.
Quanti sono i morti?
I morti sono 57 e tra loro ci sono 2 agenti della polizia. Si parla solo della violenza della polizia, ma la polizia usa la violenza per mantenere l’ordine, per reagire all’aggressione che le viene fatta. Mi lamento di ognuna delle morti, ma se mi metto a giocare col fuoco e poi mi brucio non posso lamentarmi. È completamente falso che ci sono migliaia di morti. C’è un controllo molto serio di tutte le vittime. Le morti che ci sono, sono quelle registrate e al giorno d’oggi sono 57. La polizia non ti tira le bombe lacrimogene perché vuole ucciderti. Non c’è interesse nell’occultare i morti, come successe per il Covid. I dati ufficiali sono quelli reali.