Sul tema migranti l'Ue è da sempre divisa sulla loro gestione. Uno dei temi di maggiore discussione è quello collegato ai muri, in particolare alla luce degli avvenimenti di qualche mese fa tra Polonia e Bielorussia. L'Ue rivolge dunque l'attenzione non solo ai migranti via mare, con tutti gli oneri dei cosiddetti Paesi di primo ingresso. L'Europa, durante il Consiglio affari generali a Bruxelles, punta l'occhio in particolare sulla gestione dei migranti via terra, coloro i quali scelgono di spostarsi da un Paese all'altro. Al centro del dibattito, oltre alla gestione delle frontiere, c'è anche il tema "innalzamento dei muri", allontanato da molti esponenti delle Istituzioni comunitarie.
"Bisogna essere chiari e aperti: le barriere anti-migranti stanno svolgendo un ruolo. Non dovrebbero essere condannate ma finanziate dalla commissione Ue". È quanto dichiarato dal vice Ministro degli esteri greco Miltiadis Varvitsiotis prima dell'inizio del Consiglio affari generali a Bruxelles. Pochi dubbi, dunque, sulla gestione delle barriere anti-migranti, con l'Europa che sembra compatta sul tema. A riprendere le parole del vice ministro degli Esteri c'è anche il titolare per gli Affari europei spagnolo, Pascual Ignacio Navarro Ríos, che sottolinea la "necessità di soluzioni europee che tengano conto degli interessi di tutti", sia nella riforma del Patto di Migrazione Asilo sia nella messa a punto della dimensione esterna del dossier.
Per quanto riguarda la gestione dei migranti in Ue la Francia si esprime in maniera netta attraverso la sottosegretaria Laurence Boone: "Penso che siamo stati molto chiari: le risorse Ue sono qui per aiutare e assistere la protezione dei confini esterni, ma non ci sono risorse Ue per costruire muri. Sull’immigrazione le discussioni si concentreranno sulla dimensione esterna. Quindi, l’aiuto per lo sviluppo, e il sostegno ai Paesi di partenza e la lotta contro i trafficanti ma garantendo la possibilità ai richiedenti asilo di avere accesso alla nostra protezione, ha spiegato.
Al centro del tema del Consiglio affari generali a Bruxelles c'è anche la gestione del conflitto russo ucraino, in particolare le decisioni collegate all'invio di armi e sugli stanziamenti economici. Sempre giovedì e venerdì i leader europei si riuniranno con diversi temi all'ordine del giorno, tra cui la proposta italiana per la gestione dei flussi migratori attraverso i corridoi umanitari europei, la risposta al piano di sussidi "green" varato dagli Stati Uniti e la guerra in Ucraina. Sempre giovedì la Commissione europea illustrerà le prospettive economiche per il 2023-24.