Papa Francesco non ha nessuna intenzione di rinunciare al suo pontificato: è quanto ribadito dallo stesso Bergoglio durante un dialogo privato con i Gesuiti a proposito delle sue possibili dimissioni. Il pontefice si è confidato in occasione del suo recente viaggio apostolico in Africa, tra la Repubblica del Congo e il Sud Sudan: le sue parole sono state rivelate oggi, giovedì 16 febbraio, dal direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro.
Il vescovo di Roma ha citato l'esempio di Joseph Ratzinger, ribadendo come Benedetto "ha avuto il coraggio" di rinunciare perché "non se la sentiva di andare avanti a causa della sua salute". Dal canto suo, Francesco ha messo a tacere le voci dicendo di non avere "in agenda" una scelta analoga.
Messe a tacere le voci sulle sue presunte dimissioni, Papa Francesco torna su un tema che lo "sconvolge", invitando i fedeli ad "aprire gli occhi" e ribadendo ancora una volta che "tutto il mondo è in guerra": davanti a un simile status quo Bergoglio non potrebbe mai lasciare l'incarico di primo servitore di Dio.
Oltre alla guerra in Ucraina, costantemente sotto il risalto mediatico, il riferimento del Papa è alla Siria, che "vive una guerra da 12 anni", e poi allo Yemen, al Myanmar con il dramma dei Rohingya e all'America latina, dove ci sono tensioni e conflitti. Il Santo Padre invita i cristiani a "pregare tanto", perché "le notizie che vengono dalle guerre che ci sono nel mondo ci parlano di una crudeltà persino difficile da pensare".
Sul piano del dialogo con le altre religioni, il vescovo di Roma rivela come sia in preparazione un incontro con il patriarca Bartolomeo, in programma per il 2025.
Francesco ha ricordato come Bartolomeo di Costantinopoli, il capo della Chiesa ortodossa, sia stato il primo Patriarca ecumenico dopo tanti secoli a presenziare all'inaugurazione del suo ministero.