Spese sanitarie proroga: con la pubblicazione del comunicato stampa del 15 febbraio 2023 l'Agenzia delle Entrate ha comunicato lo slittamento della scadenza per quanto riguarda l'invio dei dati relativi alle spese sanitarie, fissandola al 22 febbraio 2023.
Ci sarà dunque più tempo per gli operatori che hanno l'obbligo di trasmettere i dati delle spese sanitarie. Infatti, questi ultimi potranno inviare le informazioni relative al secondo semestre del 2022 entro il termine del 22 febbraio 2023, e non più entro il 31 gennaio 2023 come era previsto in precedenza.
La stessa scadenza, inoltre, è stata fissata anche per quanto riguarda il termine per l'invio al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi all'anno 2022 da parte degli ottici.
Lo spostamento della data di scadenza dell'invio dei dati delle spese sanitarie al 22 febbraio 2023 è stato deciso dall'Agenzia delle Entrate, d'intesa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in modo da:
La proroga, inoltre, è stata stabilita anche per quanto riguarda l'opposizione all'utilizzo dei dati, che si sostanzia nel rifiuto da parte del contribuente all'utilizzo delle spese mediche sostenute nel 2022 per l'elaborazione del 730 precompilato 2023.
Le modalità per esercitare questa facoltà sono le seguenti:
Il comunicato stampa n. 43425 del 15 febbraio 2023, pubblicato dall'Agenzia delle Entrate, dispone la "Proroga dei termini per la comunicazione al Sistema Tessera Sanitaria e per l'utilizzo dei dati delle spese sanitarie ai fini della dichiarazione dei redditi precompilata 2023".
In particolare, il decreto legislativo n. 175 del 21 novembre 2014 prevede quanto segue:
A tal proposito, dunque, il decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 19 ottobre 2020, e successive modificazioni, ha previsto all'art. 7, comma 1, che l'invio debba essere effettuato al Sistema Tessera Sanitaria entro il termine del:
Una nota associazione di categoria, però, ha evidenziato lo scorso 8 febbraio 2023 che gli operatori hanno incontrato delle difficoltà nell'adempiere entro i suddetti termini e, per questo motivo ha chiesto una proroga di qualche giorno.
Perciò, in modo da ottenere una "completezza delle informazioni da riportare nella dichiarazione dei redditi precompilata" e in modo da "non alterare il sistema di tutela della privacy approvato", l'Agenzia delle Entrate d'intesa con il MEF ha prorogato al 22 febbraio 2023 il termine per: