Agghiacciante scoperta in Canada, dove alcune ricerche via radar hanno permesso di riportare alla luce la presenza di 17 fosse: secondo gli investigatori sarebbero delle vere e proprie tombe, che conterrebbero i corpi di 751 bambini delle comunità autoctone. Il macabro ritrovamento è avvenuto vicino a una ex scuola residenziale cattolica: il cimitero si trova nei pressi dell'ex Marieval Indian Residential School, situata nell'area della Cowesses First Nation, nel sud del Saskatchewan.
A partire dal 1800 e fino agli anni Settanta del Novecento, furono più di 150mila i bambini nativi costretti a frequentare le scuole cristiane finanziate dallo Stato. Lo scopo era quello di isolarli dall'influenza delle loro famiglie e della loro cultura e fare loro un autentico lavaggio del cervello: cristianizzarli e assimilarli nella società dominante, che i governi precedenti consideravano superiore. Migliaia di questi bambini sono poi morti in circostanze oscure.
I maltrattamenti e gli abusi fisici e sessuali nei confronti dei minori nativi in quegli anni erano dilaganti, come ammesso dallo stesso governo canadese: gli studenti venivano picchiati perché parlavano la loro lingua madre. Anni di abusi e isolamento che hanno provocato delle conseguenze indelebili per gli indigeni: i loro leader hanno considerato per anni simili violenze come tra le cause principali dei tassi epidemici di alcol e tossicodipendenza nelle riserve.
Non si tratta della prima terribile scoperta di questo tipo in Canada: durante gli scavi nel giugno del 2021 erano venute alla luce oltre 750 tombe anonime, certamente di bambini sottratti ai genitori e vittime di abusi, sempre nell'ex collegio cattolico di Marieval, nella provincia di Saskatchewan.
Una questione presa a cuore da papa Francesco, il quale ad aprile dello scorso anno aveva chiesto scusa per i crimini commessi con la complicità della Chiesa. A luglio 2022 il pontefice si è recato in Canada per un incontro con i rappresentanti delle comunità indigene.
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