Sono stati individuati i presunti responsabili della sparatoria ai danni di un agente di polizia in Irlanda del Nord: si tratta di tre uomini, arrestati con l'accusa di tentato omicidio. Lo hanno comunicato le forze dell'ordine locali in relazione ai fatti di Omagh, nella contea di Tyrone: la vicenda ha avuto luogo ieri sera, mercoledì 22 febbraio.
La polizia locale ha rivelato l'identità del funzionario coinvolto nella sparatoria, ora ricoverato in condizioni "critiche ma stabili": si tratta dell'ispettore capo John Caldwell. Chi indaga dovrà ora chiarire le cause che hanno portato al folle gesto.
La sparatoria ha avuto luogo in un complesso sportivo a Omagh, in Irlanda del Nord. In quel momento fuori servizio, l'ufficiale si trovava nella struttura per svolgere il suo incarico di allenatore di calcio. Secondo quanto appreso, l'ispettore capo è stato raggiunto da diversi colpi di pistola, esplosi dagli uomini armati proprio davanti ai suoi giovani allievi.
In un primo momento, il servizio di polizia dell'Irlanda del Nord (Psni) aveva sospettato il coinvolgimento del gruppo militante nazionalista irlandese Nuova Ira nel tentato omicidio. Ora "il focus principale" dell'indagine si starebbe concentrando su alcune fronde repubblicane dissidenti violente, secondo quanto dichiarato alla Bbc dall'assistente capo della polizia Mark McEwan. Quest'ultimo ha aggiunto che "ci sono più filoni in quell'indagine", e per questo gli inquirenti stanno "mantenendo gli occhi aperti".
Sulla questione si è schierato anche il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak, il quale si è detto "sconvolto" da una sparatoria "vergognosa".
Anche i leader delle chiese cristiane in Irlanda hanno condannato l'attacco in una nota congiunta, schierandosi a favore di "una persona che serve la nostra comunità".
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