Si apre un nuovo scenario sul tema dell’aborto negli Stati Uniti. La vicepresidente Kamala Harris ha parlato venerdì in audizione tenendo un discorso a sostegno dell’esigenza pillola abortiva al mifepristone, mentre una causa in corso (e presieduta da un giudice di orientamento repubblicano) potrebbe presto impedirne la sua distribuzione a livello nazionale, togliendo potenzialmente a milioni di americani l'accesso al farmaco.
Quest’ultimo, infatti, è diventato uno strumento particolarmente ambito dopo il rovesciamento della storica sentenza Roe contro Wade da parte della Corte Suprema lo scorso luglio. Da quel momento in poi, infatti, molti Stati hanno reintrodotto pene severe per chi ricorre a tale pratica.
Il presidente americano Joe Biden, al tramonto dell’annuncio sulle Presidenziali 2024, ha dichiarato che qualsiasi bando presentato dal Congresso in materia sarà bocciato tramite diritto di veto.
Al momento, la pillola abortiva al mifepristone è autorizzata dalla Food and Drug Administration (FDA), il corrispettivo americano dell’Ema (Agenzia europea del farmaco). Proprio qui verte l’ultima puntata del delicatissimo capitolo sull’aborto, la cui centralità nel panorama degli Stati Uniti è cresciuta notevolmente negli ultimi mesi.
A dire la verità, negli Usa c’è un altro farmaco autorizzato, il misoprostolo, che però viene utilizzato in maniera complementare per espellere il tessuto. Entrambi sono legittimi fino alla 10° settimana di gravidanza. Allo stato attuale la pillola non può essere venduta al dettaglio (dunque nelle comuni farmacie), tuttavia la FDA ha presentato una normativa per estendere il circuito di commercializzazione nell’ottica di facilitarne l’accesso.
Ci sono casi, come in Kansas, dove le pressioni politiche sono talmente forti da aver costretto le aziende produttrici a vietarne la distribuzione, nonostante l’aborto sia legale. I repubblicani vorrebbero serrare le maglie, adducendo la ragione dei numerosi casi di aborto illegale tramite spostamenti in altri Stati oppure tramite scambio di persona.
Sicuramente sarà una settimana calda, dal momento che il caso sarà discusso venerdì prossimo. In caso di sentenza favorevole al divieto di distribuzione, l’amministrazione Biden presenterà appello per ritardare la sua entrata in vigore. Nel 2020, oltre il 53% degli aborti è avvenuto tramite pillola sul suolo a stelle e strisce.