Che cos’è l’assegno di maternità dello Stato? Quali sono i requisiti per l’indennità di maternità? Quando e come presentare la domanda per non perdere il diritto al beneficio? Quanto deve essere l’ISEE per maternità comunale?
L’assegno di maternità dello Stato o assegno base, è un aiuto economico diretto alla genitorialità. Non è una novità introdotta dal governo Meloni, ma bensì, si tratta di una disposizione già esistenze. Per il 2023 le novità sul piano normativo sono davvero tante, specie per le lavoratrici autonome, che hanno diritto all’indennità di maternità.
L’erogazione del beneficio è subordinata dalla nascita, adozione o affido preadottivo.
D’altra parte, l’INPS ha predisposto l’aggiornamento totale dei sistemi informatici, permettendo una maggiore fluidità nell’erogazione del beneficio sia per i cittadini italiani che stranieri.
Prima di capire quali sono le novità più importanti introdotte nel 2023, diamo uno sguardo alla normativa.
Nell’articolo 75 del decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, sono contenute le regole che riguardano la prestazione economica previdenziale in favore delle lavoratrici e lavoratori atipici e discontinui.
L’assegno di maternità viene rilasciato per parto, adozione o affidamento preadottivo registrati nel periodo compreso dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
Per i casi di adozione o affido il beneficio viene riconosciuto fino a 6 anni di età.
L’assegno di maternità dello Stato, è un’indennità a carico dello Stato, riconosciuta in base a diversi criteri, tra cui:
La prestazione economica spetta ai cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno. Il richiedente deve risiedere in Italia.
La prima novità che accompagna il 2023, è la presenza di un assegno di maternità decisamente più corposo rispetto al passato. La prestazione economica garantita dallo Stato viene concessa dai Comuni, per poi essere erogata dall’Ente nazionale di previdenza sociale.
L’aumento dell’assegno di maternità è dovuto all’adeguamento dei valori in base all’indice dei prezzi a consumo espressi dall’ISTAT.
Il Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza Del Consiglio dei Ministri, ha messo a regime i nuovi valori con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 25 febbraio 2023, che recita:
Nel 2022 l’adeguamento medio registrato si è attesto sul valore pari all’8,1 per cento, per cui l’importo erogato nella misura piena corrisponde al valore di 383,46 euro al mese, corrisposte per un periodo non superiore a 5 mensilità. A ogni modo, il richiedente riceve un importo totale del valore pari a 1.917,3 euro.
II limite previsto per il reddito certificato ISEE, come parametro di riferimento per la presentazione della richiesta, che permette l’ottenimento del beneficio economico, corrisponde all’importo pari o inferiore a 19.185,13 euro.
Ricordiamo che si tratta di parametri stabiliti dal Dipartimento per la Famiglia ufficializzati nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 25 febbraio 2023, che recita:
La prima fase prevede la presentazione della domanda presso il Comune di residenza, entro 6 mesi dalla nascita, adozione o affido.
L’Ente nazionale della previdenza sociale sulle informazioni dei dati ricevuti mette in pagamento il valore dell’assegno di maternità spettante.