Si intensifica dunque il supporto degli Stati Uniti alla causa ucraina, dopo che il segretario di Stato Anthony Blinken ha annunciato lo stanziamento di 400 milioni di dollari in aiuti militari. Ma la Russia prosegue il rimpallo diplomatico e attacca l’Occidente, sostenendo di fornire informazioni preziose sui punti deboli dell’esercito guidato da Mosca.
Sul versante bellico gli aggiornamenti riguardano grossomodo gli stessi territori: Sumy a nord-est, Kherson a sud-est e Bakhmut, dove il gruppo Wagner sostiene di aver acquisito il controllo di un’area strategicamente importante per i collegamenti ucraini.
Nel corso della giornata numero 373 della guerra in Ucraina sono poi giunte altre novità da segnalare.
Per esempio, il nuovo assetto amministrativo della regione di Zaporizhzhia, uno dei quattro oblast annessi alla Federazione Russa con il referendum farsa dello scorso settembre. Stando a quanto dichiarano le autorità russe, Mosca controlla una leggera maggioranza del territorio (circa il 60%). Secondo la nuova divisione, ora ci sono 16 province, di cui tre (Melitopol, Berdyansk ed Energodar) a statuto speciale. La stessa Melitopol è stata proclamata nuova capitale ufficiale dal governatore ad interim Yevhen Balitsky.
Intanto è emersa qualche ruggine tra il Cremlino e i vertici politici della Serbia. La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato di nutrire alcuni sospetti su una presunta fornitura di razzi Grad avvenuta di soppiatto a sostegno di Kiev. Oggi la replica del ministro degli Esteri serbo Ivica Dačić, il quale ha dichiarato che il suo Paese non invia armi né alla Russia né all'Ucraina e non ha autorizzato la fornitura di prodotti militari a questi Paesi attraverso intermediari.
Dal fronte ucraino ci sono due news di natura completamente diversa.
La prima è di carattere istituzionale e riguarda la visita a Leopoli del primo ministro della Lettonia Egils Levits insieme alla moglie, ricevuti dal presidente Volodymyr Zelensky e dalla first lady Olena. Qui le due delegazioni hanno presenziato alla cerimonia in onore dei soldati ucraini seppelliti al cimitero di Lychakiv durante i primi mesi della guerra. Successivamente, la firma di una dichiarazione d’intenti congiunta per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea. Riga è, insieme alla Polonia, il principale alleato di vicinato di Kiev.
Come detto l’altra notizia è di tutt’altra matrice e dimostra quanto i risvolti del conflitto siano estesi. In breve, Il capo del Ministero ucraino degli Affari digitali, Mykhaylo Fedorov, ha inviato una comunicazione ai principali distributori mondiali di videogiochi affinché sia vietata la vendita di Atomic Heart, un titolo sparatutto sviluppato e ambientato in un’epoca che ricorda il comunismo sovietico.