Il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale Teo Luzi, è intervenuto durante l'audizione di commissione Difesa alla Camera. Si è parlato di criminalità organizzata, delle nuove frontiere della delinquenza online e soprattutto dell'arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro. Una cattura che, come ci tiene a ribadire il generale, è avvenuta "in modo cristallino".
Un autentico successo per l'Arma, frutto di un "accurato lavoro investigativo", al culmine di un 2022 ricco di trionfi per i carabinieri. Come sottolineato dal generale Luzi, le indagini condotte dai militari hanno permesso di arrestare nell'anno appena trascorso 282 affiliati alle bande criminali più strutturate, con un conseguente sequestro di beni per oltre 480 milioni di euro.
Insieme alle altre forze dell'ordine, sotto la lente d'ingrandimento dei carabinieri in questo periodo storico c'è una certa "attenzione investigativa contro le aggressioni di gruppi criminali e le insidie della corruzione".
Per quanto riguarda la questione della sicurezza informatica, il generale rivela come i carabinieri respingano "dai 30 ai 90 tentativi di intrusione al giorno".
Il comandante dell'Arma evidenzia come gli attacchi cyber costituiscano una nuova frontiera per la criminalità, con una minaccia rappresentata dalle piattaforme di criptofonia, "sistemi in grado di garantire le comunicazioni, eludendo l'intervento delle forze di polizia".
Proprio l'affermazione delle nuove tecnologie sta irrimediabilmente acuendo le "criticità tecniche e giuridiche": nel dimostrare come il crimine sia in forte mutazione, Luzi fa un esempio pratico.
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