09 Mar, 2023 - 17:46

Insulti e minacce di morte sui social per Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI

Insulti e minacce di morte sui social per Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI

Insulti e minacce sui social per Tommaso Foti che è stato vittima degli haters sul suo profilo pubblico su Facebook. Non è la prima volta che il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati è vittima di una shitstorm, l’ultima volta risale a fine gennaio dopo le sue dichiarazioni sul problema cinghiali nelle città italiane.

L’esposizione mediatica fa scatenare le persone sui social, con qualcuno che oltrepassa il limite della decenza e della legalità ricorrendo ad insulti e minacce di morte. "Sei soltanto un grandissimo pezzone di m***a, ladro e corrotto. Devi morire come un cornuto e figghiu di b*****a" si legge nello screen mostrato dall'esponente di Fratelli d'Italia. L’hater prosegue con i messaggi andando anche all’attacco del Presidente del Consiglio, Giorga Meloni: "Fai schifo con quella faccia da stupratore di galline, sei il degno compare di quella stronza della carciofara...Crepate tutt'e due". Il messaggio viene poi concluso con la più classica delle minacce: "Miserabile, ti verrò a cercare m*****o".

Tommaso Foti, oltre a denunciare pubblicamente il tenore dei messaggi che è stato costretto a leggere, ha accompagnato lo screenshot scrivendo: Ecco un simpatico messaggio d'amore inviatomi su Facebook. Chissà se verranno organizzate manifestazioni di solidarietà anche in questo caso.

Il capogruppo di Fratelli d'Italia non è nuove a queste intimidazioni social da parte degli haters. Già nello scorso mese di gennaio era stato vittima di insulti dopo i giorni in cui si discuteva della sua proposta per arginare il fenomeno dei cinghiali che si potevano incontrare frequentemente in molte città italiane. In quella circostanza era arrivata una missiva direttamente alla Camera dei deputati indirizzata a Foti che conteneva un eloquente messaggio all’interno: "Brutto bastardo, faremo ai tuoi familiari quello che volete fare agli animali". Anche in quel frangente il capogruppo di Fratelli d’Italia aveva replicato: "Vogliono talmente bene agli animali che ucciderebbero le persone. Evidentemente si vuole caricare di un significato ideologico una questione che, invece, è un problema per tanti italiani". Quella lettera di minacce, secondo il capogruppo di FdI alla Camera, dimostrava che "fra tante persone di buon senso ci sia qualcuno che il buon senso non lo usa".

La solidarietà

Tanti i messaggi di solidarietà arrivati innanzitutto dai colleghi di partito. Il deputato Paolo Trancassini, in una nota, ha definito "inaccettabili" queste minacce e ha espresso la sua solidarietà "per l'ennesimo gesto di violenza gravissimo che mi auguro venga condannato all'unanimità da tutte le forze politiche". Trancassini si è detto certo che il presidente Foti "non si lascerà intimidire da questi vili attacchi".

Esprimo la mia più totale solidarietà all’amico Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. Mi auguro anche, che tutti esprimano la loro solidarietà a fronte di minacce e ingiurie gravissime. Il fatto che Tommaso Foti, conoscendolo, non si intimorirà e risponderà a tono non diminuisce la gravità di quanto accaduto questo dichiara l’on. Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione e al Merito.

Chiaramente si è unito anche il partito stesso di Fratelli d'Italia nel messaggio di solidarietà e vicinanza per il proprio capogruppo: "Tutta la nostra solidarietà all’Onorevole Tommaso Foti per le vergognose e sconcertanti minacce ricevute via web. La legittima manifestazione del dissenso non può e non deve mai lasciare il passo all’odio e alla violenza. Forza Tommaso!".

Tanti messaggi di vicinanza da parte dei cittadini ed elettori. La maggior parte di questi consigliano la denuncia: "Un esposto cautelativo alla polizia postale ci sta". Qualcunaltro invece reclama maggior contatto fra la politica e il cittadino: "Eviterei di fare pubblicità a simili individui. Non negherei invece il confronto con i cittadini che manifestano critiche verso i centri di potere, lontanissimi dai problemi della gente comune. Troppo spesso ci si scorda che i politici sono dipendenti, al servizio dei cittadini".

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Andrea Iustulin
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