Lost Ollie è tra la serie più chiacchierate del momento. Le ragioni sono tutte da scoprire. Non si tratta di argomenti che toccano temi caldi dell'attualità come in "Vatican Girl" né ferite sempre aperte della nostra storie come in "Sanpa". Non si tratta di retrospettive su personaggi controversi come con "Wanna" o il Mostro del Circeo. E allora? E allora si tratta di un prodotto particolarissimo che non ha goduto di grande battage pubblicitario ma che, nonostante questo, sta letteralmente spopolando sulla piattaforma di Netflix. Cerchiamo di capirne insieme le ragioni.
Si tratta di una miniserie di 4 episodi che si può vedere appunto su Netflix, e che è ispirata dal romanzo "Ollie E I Giocattoli Dimenticati" dello scrittore William Joyce. Alla regia compare il premio Oscar Peter Ramsey ed è tutta realizzata in animazione con innovative tecniche sperimentali che mischiano live action e stop motion. Stando a quanto riportato dal blog di settore Latanadelcobra, il punto di forza, però, sta nella trama che, sinteticamente, è la seguente:
E così col tam tam social delle persone, Lost Ollie ha iniziato a salire di numeri fino a toccare vette importanti. Le persone ne apprezzano la brevità (andiamo tutti di fretta) ma anche l'intensità che in quel "poco" si riesce a mettere in scena:
Facendo un po' una summa di quel che colpisce della serie, va sottolineato anche il montaggio che risulta essere parte integrante della narrazione con salti temporali continui che però hanno il merito di non generare mai confusione ma che, anzi, riescono a dare ritmo ad una storia già movimentata di suo. Più in generale, è un periodo fortunato per Netfix che sta funzionando anche con prodotti particolari come "I giocattoli della mia infanzia" e produzioni apparentemente minori che poi finiscono per essere apprezzate da chi forse cerca meno il nome di grido e gli effetti speciali e più la qualità del contenuto.
Ecco il trailer della versione italiana di "Lost Ollie":