Guerra in Ucraina - Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Parlamento europeo a Strasburgo ha confermato la volontà dell’Ue di continuare a lottare per arrivare ad una risoluzione pacifica:
Intanto, aerei da caccia della Royal Air Force (Raf) britannica e dell'aeronautica tedeschi hanno intercettato un aereo militare russo sullo spazio aereo dell’Estonia. Ecco le ultime notizie sul conflitto.
Nel dibattito in plenaria a Strasburgo, il Michael ha voluto anche sottolineare il sostegno dell’Eu nei confronti dell’Ucraina:
Secondo il presidente del Consiglio Eu, la Russia non vuole arrivare alla pace:
"Misure sempre più restrittive per impedire viaggi all'estero ai dipendenti pubblici, in particolare per i funzionari più vicini al centro di potere: sono state messe in atto, e successivamente inasprite, già dall'annessione russa della Crimea, nel 2014". Lo si legge nel rapporto quotidiano su Twitter sulla guerra in Ucraina, l'intelligence britannica, secondo cui alcuni dipendenti russi hanno dovuto addirittura consegnare i passaporti. Tutto questo, spiega il ministero della Difesa di Londra, sarebbe progettato "per prevenire la fuga o la defezione di funzionari sempre più disamorati. Esiste una possibilità realistica che le restrizioni di viaggio vengano inasprite ulteriormente per un numero crescente di dipendenti del settore pubblico.
Aerei da caccia della Royal Air Force (Raf) britannica e dell'aeronautica tedeschi hanno intercettato un aereo militare russo sullo spazio aereo dell’Estonia. L'aereo russo, un quadrimotore da trasporto e rifornimento in volo Ilyushin Il-78 Midas, volava fra l'enclave russa di Kaliningrad e San Pietroburgo, ed è transitato sullo spazio aereo estone, sul Baltico, senza annunciare il suo passaggio al controllo aereo di Tallinn. I due aerei che l'hanno intercettato, due Typhoon decollati per l'occasione, uno tedesco, l'altro britannico, hanno scortato l'Il-78 fuori dallo spazio estone.
Dopo l’incidente che ha causato l'abbattimento di un drone americano sul Mar Nero, l’ambasciatore russo Anatoly Antonov chiede a Washington di rispettare i confini: