Versatili in cucina, buone da mangiare e dalle molte proprietà benefiche: ecco perché le patate sono molto amate da grandi e piccoli. Ma quando si piantano le patate? Il periodo ideale per la semina varia a seconda del clima e della varietà. In commercio sono disponibili diverse tipologie di questo tubero, quindi l’importante è optare per quella che più si adatta alla zona in cui si vive.
Si possono piantare le patate del supermercato? Per ottenere un prodotto di qualità e un raccolto sano, è consigliabile usare le patate da semina. Quelle vendute per essere consumate vengono solitamente trattate chimicamente per evitare che possano germogliare.
In linea generale, per la semina delle patate bisogna evitare i periodi dell’anno più siccitosi oppure freddi. Per questo motivo i momenti migliori sono la primavera e l’autunno, facendo però attenzione alle piogge e alle temperature. Le minime devono essere al di sopra dei 10 gradi e le massime non superiori ai 20 gradi. Le condizioni climatiche variano però da Regione a Regione. Quindi quando si piantano le patate al sud e quando al nord? Al nord e al centro si consiglia di piantare le patate da marzo a maggio. Mentre al sud è possibile anticipare la semina anche a febbraio, oppure posticiparla all’autunno, tra settembre e ottobre. Quindi la risposta alla domanda se si possono piantare le patate a settembre è sì, sempre se si vive nella zona adatta.
Un altro elemento da tenere in considerazione è che le patate possono essere di tre varietà differenti, a seconda del tempo che intercorre tra la semina e la raccolta: precoci, ossia che impiegano circa 80 giorni; semi-precoci, tra i 90 e 100 giorni; tardive, oltre i 110 giorni. La scelta della varietà più adatta si basa sulla durata delle condizioni favorevoli alla loro crescita.
I tuberi vengono piantati direttamente nel terreno, quindi è più corretto parlare di ‘moltiplicazione’ per talea. I semi vengono prodotti dalla patata dopo che la pianta ha fruttificato. I fiori infatti danno vita al frutto, che ha i semi al suo interno. I semi possono anche essere utilizzati in agricoltura, ma mettere il tubero nel terreno è però il modo più veloce per ottenere le patate, mantenendo inoltre la varietà inizialmente scelta.
I tuberi di patata devono essere posti a circa dieci centimetri di profondità, lasciati interi oppure suddivisi in pezzi. L’importante è che ogni pezzo sia di almeno 20 grammi e abbia un minimo di due ‘occhi’ o gemme. Dopo il taglio, è necessario attendere un giorno prima di metterle a dimora. Per seminare le patate nell’orto, è opportuno preparare il terreno qualche tempo prima, vangandolo a fondo e arricchendolo con concimi naturali.
Una volta giunto il periodo della semina, si tracciano più solchi nel terreno, creando file distanti tra loro tra i 40 e gli 80 centimetri. Le patate vanno inserite nei solchi, mantenendo una distanza di 30 centimetri l’una dall’altra, e poi ricoperte interamente con la terra. Prima di questa operazione, è possibile lasciare la patata a germogliare in un luogo luminoso qualche settimana prima. I germogli vanno preservati durante l’impianto della patata, dato che daranno vita alle nuove piante. Se non si dispone di un orto, si possono piantare i tuberi anche in un vaso profondo almeno 30 centimetri, oppure in un recipiente capiente.
La coltivazione delle patate non richiede particolare impegno. Basta provvedere all’irrigazione una volta a settimana e a tenere lontane le erbacce. Una volta trascorso il tempo del ciclo vegetativo, che dipende dalla varietà scelta, è possibile raccogliere e - finalmente!- gustare le proprie patate. I modi per utilizzarle in cucina sono molteplici. Ma le bucce, le fette e il succo di patata, ricchi di amido, hanno un potere lenitivo e possono risultare utili anche in caso di piccoli problemi della pelle.