Il caso Barcellona sta diventando sempre più intrigato, con i pagamenti a Negreira, l’ex vice presidente del Comitato Tecnico degli Arbitri, che potrebbero costare decisamente caro. Un "rapporto", se così si può definire, che è andato avanti per oltre 18 anni, durante i quali i blaugrana volevano garantirsi dei trattamenti di favore da parte degli arbitri. Una situazione che ha gettato nello scandalo il club, il quale rischia di essere estromesso dalle competizione Uefa.
Ad essere interessate dai pagamenti sono state le società appartenenti sia a Enríquez Negreira, che a suo figlio Javier Enríquez, che, nel corso dei 18 anni, hanno incassato più di 7,5 milioni di euro. A svelarlo è stata proprio l'indagine portata avanti dalla procura su possibili irregolarità fiscali sulle società a loro intestate. Nel particolare, ad essere finite sotto la lente d'ingrandimento delle autorità sono state Nasdil 95, Nilsad SCP e Soccercam. Un indagine che sta facendo emergere tutte le accuse, stagione per stagione.
Il rapporto è durato per un arco temporale in cui sono stati presenti quattro presidenti: Joan Gaspart, Joan Laporta (al suo primo mandato), Sandro Rosell e Josep Maria Bartomeu. I pagamenti sono iniziati nel 2001 e sono proseguiti fino al 2018, con alcuni cambiamenti per quanto riguarda le società che hanno ricevuto i soldi.
I pagamenti hanno subito forti incrementi nel corso degli anni, passando da cifre poco superiori ai 70 mila euro fino ad anni dove si sono sfiorati i 750 mila euro. Le somme, infatti, variavano in base al presidente in carica al club, con Bartolomeu che avrebbe interrotto i pagamenti, nonostante sia quello che abbia elargito la somma più alta. Sotto Gaspart, infatti, i blaugrana avrebbero pagato circa 73mila euro, mentre con Laporta c’è stato un forte aumento, passando da circa 67mila euro a oltre 201mila euro. Anche con Rosell l’incremento è stato notevole perché si è passati da quest’ultima cifra a 696mila euro.
In tutto ciò, la Uefa starebbe osservando la situazione con grande attenzione e starebbe pensando all'ipotesi dell'esclusione del club dalle prossime competizione Uefa.