24 Mar, 2023 - 16:54

Trump e i documenti segreti trovati in Florida, legale compare davanti al gran giurì

Trump e i documenti segreti trovati in Florida, legale compare davanti al gran giurì

Altra giornata impegnativa per Donald Trump, al termine di una settimana davvero calda. Questa volta il caso dibattuto davanti al gran giurì federale riguarda i documenti classificati ritrovati nella villa di Mar-a-Lago, in Florida, di proprietà del tycoon. Sulla carta, un dossier meno scottante rispetto a quello relativo a Stormy Daniels o all’assalto di Capitol Hill.

L’ex presidente non sarà chiamato a comparire davanti ai giudici, al suo posto ci sarà Evan Corcoran, uno dei suoi legali di punta. In ogni caso, Trump rischia comunque una condanna penale, così come negli altri procedimenti a suo carico. Washington DC blindatissima, così come i luoghi simbolo della giustizia americana, preoccupati da possibili ripercussioni violente in caso di verdetto sfavorevole a Trump.

Documenti segreti nella villa di Trump, ex presidente dovrebbe testimoniare

L’indagine sui documenti classificati detenuti illegalmente da Donald Trump dopo la scadenza del suo mandato è affidata al consigliere speciale Jack Smith, per conto del Dipartimento di Giustizia.

L'apparizione di Corcoran (e del suo avvocato Michael Levy) arriva due giorni dopo un’importante decisione della Corte d'Appello. In breve, una sentenza emessa dal Circuito del Distretto di Columbia obbligherebbe Trump a testimoniare e fornire eventuali documenti celati come parte dell'indagine. La strategia degli inquirenti è chiara: puntare sugli avvocati di Trump per evidenziare le prove del fatto che il tycoon abbia ingannato e mentito anche ai propri legali in merito alla conservazione illegali di documenti segreti.

Corcoran ha cercato di bloccare l'esecuzione del mandato di comparizione, citando il privilegio dell'avvocato-cliente. Un Tribunale federale di cui però non si conosce l’identità ha stabilito che tale immunità non protegge lo stesso Corcoran dall’onorare il mandato di comparizione del gran giurì. Quest’ultimo è già stato a colloquio con gli organi di Giustizia insieme a Christina Bobb, altro membro del clan di Trump, dal giorno della perquisizione (ossia lo scorso 8 agosto).

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Mattia Polver
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