La qualificazione dell’Italia Under 19 al prossimo Europeo di categoria fa sperare per una ripresa del movimento calcistico azzurro. La squadra allenata da Alberto Bollini è arrivata prima in un girone ostico che l’ha vista vincere contro la quotata Germania per poi pareggiare sia con la Slovenia che con il Belgio. All’Obervieland Stadion di Brema, l’Italia pareggia 2-2 contro il Belgio, conquista la prima piazza del gruppo 2 e stacca il pass per Malta con appuntamento dal 3 al 16 luglio. L’altra partita del girone si conclude con la vittoria della Germania contro la Slovenia per 3-0 e agli Azzurrini è sufficiente il pareggio per garantirsi il passaggio del turno. Un segnale incoraggiante dopo le polemiche di questi giorni in merito agli oriundi che Roberto Mancini sta visionando per i prossimi impegni.
Il serbatoio italiano non sarà fulgido come negli anni scorsi ma ci sono giovani di talento che aspettano solo l’opportunità di mettersi in mostra con le squadre di club. Uno dei gioiellini di Alberto Bollini è Luca D’Andrea che ha già assaggiato la Serie A con la maglia del Sassuolo in questa stagione per sostituire un big come Domenico Berardi. Per l’esterno neroverde si è già parlato di diversi club di alta fascia interessati ma al momento rimane alla corte di Alessio Dionisi per proseguire il suo percorso di crescita.
Raggiante il mister Alberto Bollini al termine della gara: Questa è una vittoria da Italia, oggi i ragazzi ci hanno messo tanto cuore. Abbiamo giocato con quattro sotto età del 2005 contro un avversario di grande spessore tecnico e superato un girone che sembrava insormontabile. È stato un percorso in salita per l’unica e immeritata sconfitta subita nella gara di apertura della prima fase contro l’Estonia. Un grande gruppo con un grande cuore e un grande staff che è riuscito a trasformare tutto il negativo in forza e determinazione. Il sorteggio dei due gironi da quattro squadre dell’Europeo di categoria è in programma a La Valletta il 19 aprile.
Bollini deve fare a meno di Kayode e Regonesi, i due terzini titolari, rimpiazzati da Missori e Chiarodia. Recupera dalla squalifica Mastrantonio e D’Andrea. Belgio subito in pressing e dopo 1’ di gioco è Mbangula, l’attaccante della Primavera della Juventus, a portare il primo pericolo, incuneandosi nella difesa azzurra e impegnando Mastrantonio. L’azione belga è insistente e al 7’ arriva il vantaggio: il capitano Dony si libera della marcatura di D’Andrea e, in prossimità dell’angolo destro, calibra un cross perfetto per Bassette che, in grande elevazione, insacca di testa. L’Italia reagisce con D’Andrea che al 12’ , da destra, poco dentro l’area, di sinistro impegna Peersman.
Poi è il momento di Koleosho, che sale in cattedra al 25’ partendo dalla trequarti, si accentra ed esplode il destro, Peersmman si distende, devia la palla quanto basta per mandarla sul palo interno. È sempre l’attaccante dell’Espanyol a portare un altro pericolo sulla destra, dove supera due avversari e sempre di destro spara una bordata che costringe il portiere belga ad una respinta sopra la traversa. È un monologo Azzurro, che viene interrotto al 40’ da Stroeykens che, dentro l’area, indirizza il suo destro all’angolino opposto, ma il tiro è intercettato dalla gamba di Faticanti. Al 47’ arriva il meritato pareggio dell’Italia: Koleosho da destra mette una palla al centro che viene toccata con la mano da Sadiki in piena area, l’arbitro concede il rigore che D’Andrea (secondo gol in questo torneo) realizza sparando forte al centro.
Il primo tempo si chiude in parità e nella ripresa, al 51’, arriva subito il vantaggio degli Azzurrini, che è la riedizione del primo gol: D'Andrea si invola sulla destra, crossa al centro e Dany colpisce la palla con la mano, dagli 11 metri batte Espostito, forte, imparabile ed è il 2-1. Gli Azzurrini continuano a mantenere il boccino del gioco, creando con Koleosho che, nonostante le precarie condizioni fisiche, crea almeno altre quattro occasioni da gol. Al 65’, l'Italia va vicina al 3-1: un cross da sinistra di Chiarodia viene impattato in area da Esposito da distanza ravvicinata, ma la palla è preda di Peersman. La partita si trasforma in una battaglia, i Diavoli Rossi non ci stanno a perdere e all’85’ l’arbitro concede un rigore al Belgio per un fallo in area di Mane sul subentrato Sagrato. Dal dischetto, Stroeykens non sbaglia anche se Mastrantonio, intuendo, per poco non riesce a trattenere la sfera. L’arbitro concede cinque minuti di recupero e la battaglia continua, ma gli Azzurrini tengono botta e conservano la parità fino alla fine.