Accadde oggi 3 aprile 1948: viene firmato il Piano Marshall. Fu un progetto di vasta ricostruzione dei Paesi europei devastati dalla Seconda guerra mondiale, messo in atto dagli Stati Uniti; 75 anni fa l’allora Presidente degli Usa Harry Truman firmò il Piano.
Il 5 giugno 1947, all’Università di Harvard, il segretario di Stato statunitense George Marshall tenne un celebre discorso in cui annunciò la decisione del Paese di intraprendere il piano che da lui prese il nome. Il Piano Marshall rappresentò una svolta nella politica americana per la ricostruzione, con il superamento dell’approccio disorganico che aveva caratterizzato i programmi di sostegno alimentare e la definizione di una strategia effettiva per promuovere la ripresa economica del continente europeo.
Inizialmente rivolto all’URSS e ai Paesi dell’Europa orientale, il piano di aiuti venne limitato, in seguito al rifiuto sovietico, ai Paesi dell’Europa occidentale e alla Germania Ovest. Il Piano Marshall fu avviato nella primavera del 1948 e si concluse formalmente nel giugno del 1952, anche se, di fatto, terminò la propria attività nella primavera del 1951 (nella foto: la firma del Piano Marshall da parte dell'Italia a Palazzo Chigi).
Si ebbero risultati positivi nel rilancio dell’iniziativa imprenditoriale, nel consolidamento di una logica concorrenziale e nell’apertura commerciale, nonché nella promozione dell’integrazione tra le economie europee. Per rispondere alle pressioni provenienti dagli USA a favore di una maggiore integrazione, i governi europei beneficiari del programma istituirono nel 1948 l’Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea. Sotto il profilo quantitativo, il Piano Marshall comportò uno stanziamento di 17 miliardi di dollari, che vennero erogati nell’arco di un quadriennio.
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