Tiene banco la questione allenatore nel Chelsea. Dopo la sconfitta contro l’Aston Villa è arrivato l’esonero per Graham Potter, ora il club di Tedd Boehly deve scegliere il nuovo tecnico con la panchina affidata provvisoriamente a Bruno Saltor. Il ventaglio di nomi è ristretto a quattro profili che però nascondono tutti una insidia non di poco conto. Tutti infatti non sono molto attratti dall’idea di prendere i Blues in corso d’opera in un momento di grande difficoltà in Premier League con un distacco dall’Europa che conta di dodici punti. L’unico segnale di interesse è rappresentato dalla Champions League visto che la squadra londinese ai quarti di finale ma di fronte ci sta lo scoglio Real Madrid.
Intanto la squadra ha svolto il primo allenamento con Bruno Saltor che guiderà il Chelsea nel recupero dell’ottava giornata di Premier League sfidando martedì 4 aprile fra le mura amiche il Liverpool, altra nobile decaduta del campionato. "Ho parlato con Potter cinque minuti prima di venire qui. Sono state 24 ore difficili per tutti noi, ma non possiamo far altro che affrontare questa situazione. E se sono qui ora è perché Graham e il club hanno ritenuto di essere pronto. I giocatori saranno anche tristi perché conoscono il livello umano di Graham. Mi assumerò la responsabilità come ho fatto dal primo giorno e mi aspetto supporto" ha commentato Saltor in conferenza stampa.
Curiosa sliding doors per quanto riguarda la scelta numero uno di Stanford Bridge. Julian Nagelsmann infatti potrebbe fare il percorso inverso di Tomas Tuchel che fino a settembre guidava il Chelsea. Il 35enne è giovane e ambizioso, alla base dell’addio con il Bayern Monaco ci sono motivi extracampo mal digeriti dalla dirigenza bavarese mentre la squadra è in piena lotta per il titolo in Bundesliga e imbattuta in Champions League dove è attesa dal quarto di finale contro il Manchester City di Guardiola. Julian non me lo chiederà perché non ha bisogno dei miei consigli ha spiegato Tuchel in merito a questo interessamento. Se la soluzione Chelsea stuzzica Nagelsmann, al momento però i media tedeschi riportano la volontà di rimandare a giugno qualunque colloquio.
Rimaniamo in Germania ma spostiamoci a Francoforte dove sulla panchina dell’Eintracht sta convincendo Oliver Glasner. Austriaco di 48 anni, lo scorso anno ha vinto l’Europa League e in questa stagione ha interrotto il cammino in Champions agli ottavi battuto dal Napoli di Luciano Spalletti. Soluzione affascinante che però si scontra con la poca esperienza a certi livelli e le difficoltà nel convincere l’Eintracht a liberarlo. Già sono stati spesi venti milioni di sterline per Potter, il club londinese non vuole ripetere l’esborso.
Terza alternativa è una vecchia conoscenza di Londra sponda Tottenham che sembra essere sui taccuini di tutti i direttori sportivi d’Europa ma non riesce ancora a trovare una sistemazione. Maurizio Pochettino ha stupito con gli Spurs fallendo però l’opportunità Paris Saint Germain, per quanto in Francia stanno faticando praticamente tutti. L’argentino sembra essere però una soluzione di ripiego al momento per quanto anche l’unico che potrebbe accettare l’incarico ad aprile.
Chiudiamo il quartetto con Luis Enrique. Lo spagnolo è stato accostato al Chelsea più volte e sembra che il suo no alla panchina del Brasile dipenda proprio dal club di Stanford Bridge. L’avventura con la Spagna non ha portato a nessun successo ma tanti giocatori si sono messi in mostra durante la sua gestione con un bel gioco espresso. La soluzione inglese lo ha sempre affascinato e nel Chelsea troverebbe un club a forte inclinazione iberica nella sua storia, radio mercato infatti riporta che avrebbe rifiutato la panchina del Brasile per dare precedenza alla Premier League. A giugno potrebbero essere tante le squadre interessate a lui, fra tutte l’Atletico Madrid che saluterà Diego Pablo Simeone.