Gabriele Gravina nominato vicepresidente della UEFA. La comunicazione è arrivata direttamente dal massimo organo calcistico continentale durante il 47° Congresso Ordinario in corso a Lisbona. Oltre quindi alla conferma di Aleksander Ceferin alla guida per la terza volta consecutiva, sono arrivate le nomine anche di due nuovi vicepresidenti: Gabriele Gravina, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, e la gallese Laura McAllister, già vicepresidente della commissione per il calcio femminile UEFA e presidente della Hall of Fame dello sport in Galles. L’incarico avrà durata quadriennale e ovviamente non sarà incompatibile con quello nei confini nazionali. I due nuovi vicepresidenti raccolgono i testimoni del portoghese Fernando Gomes (che sarà vicepresidente della Fifa) e dell'ungherese Sandor Csanyi.
Gabriele Gravina è il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio dal 2018 e ora vicepresidente della UEFA dopo essere stato membro del Comitato Esecutivo del massimo organo continentale. Nato il 9 settembre 1953 a Castellaneta, in provincia di Taranto, Gravina ha una vasta esperienza nel mondo del calcio e della gestione sportiva. Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bari nel 1976, Gravina ha iniziato a lavorare come avvocato. Nel 1984 è stato eletto sindaco di Castellaneta, carica che ha ricoperto fino al 1990. Nel frattempo, ha continuato ad interessarsi di calcio e nel 1985 è stato eletto presidente della società calcistica locale, l'Unione Sportiva Castellanetese.
Negli anni successivi, Gravina ha ricoperto vari ruoli all'interno della Federazione Italiana Giuoco Calcio cominciando la scalata verso il vertice del calcio italiano. Nel 1987 è stato eletto membro del Consiglio Federale, nel 2006 è arrivata la nomina a vicepresidente della Lega Nazionale Dilettanti e nel 2015 è stato eletto presidente della Lega Pro, la terza divisione del calcio italiano. Per chiudere il cerchio bisogna aspettare il 2018 quando si candida alle elezioni come Presidente federale contro l’uscente Carlo Tavecchio. I risultati furono praticamente un plebiscito a favore di Gravina che è diventato il nuovo Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio con il 97,2% dei voti. Il suo programma prevedeva una serie di riforme per il calcio italiano, tra cui la riduzione del numero di squadre nelle competizioni professionistiche, l'istituzione di una Serie C a girone unico, la riduzione del numero di giocatori stranieri e l'abolizione dei diritti televisivi individuali.
Durante il suo mandato, Gravina ha anche cercato di rafforzare la lotta contro il razzismo nel calcio italiano. Nel 2019, dopo una serie di incidenti razzisti in campo, ha istituito un osservatorio per la sicurezza negli stadi e ha aumentato le sanzioni contro i club e i giocatori che si rendono colpevoli di comportamenti discriminatori. Inoltre, Gravina ha lavorato per promuovere il calcio femminile in Italia. Nel 2019 ha istituito la prima Divisione Femminile della FIGC, una competizione nazionale per le squadre femminili, e ha lanciato il progetto "Soccer Schools for Girls", un'iniziativa per incoraggiare le ragazze a praticare il calcio.
Infine, ha anche avuto un ruolo importante nella gestione della pandemia di COVID-19 nel calcio italiano. Ha lavorato con il governo italiano e le autorità sanitarie per garantire la sicurezza dei giocatori e dei tifosi durante la ripresa delle competizioni dopo la sospensione dovuta alla pandemia. Gabriele Gravina è un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita al calcio e alla gestione sportiva. Come presidente della FIGC, ha lavorato per riformare il calcio italiano, promuovere il calcio femminile e contrastare il razzismo nel mondo del calcio. La sua leadership è stata fondamentale per garantire la continuità del calcio italiano durante la pandemia di COVID-19 nonostante il gradimento negli anni sia calato. Il movimento calcistico alterna momenti di gioia come la vittoria dell’Europeo 2021 a cui è seguito il dramma della mancata qualificazione ai mondiali in Qatar 2022.