Si celebra oggi la terza giornata nazionale della lana un evento per ridare importanza a un materiale scansato dal consumismo. Diversi decenni fa la lana era una materia molto pregiata in Italia e veniva spesso esportata in altri Paesi. Con l’avvento del sintetico e del concetto di consumismo, le materie pregiate come lana e cachemire sono state rimpiazzate senza via di scampo, destinando l’utilizzo di queste materie prime a chi economicamente poteva permetterselo.
In realtà la lana è da sempre stata un elemento che va al di là dell’unico concetto industriale di abbigliamento. Proprio per restituire importanza a questa materia prima, si celebra oggi la terza edizione della giornata nazionale della lana. Oltre ai principi di vestiario, la lana viene associata a concetti prestigiosi di sostenibilità e di terapia.
Grazie all’associazione di Gomitolorosa, la terza giornata nazionale della lana si celebra con una serie di incontri e di ricorrenze che coinvolgono diverse persone e anche istituzioni. Fanno parte della tavola rotonda organizzativa, infatti, anche Agenzia Lane d’Italia e Legambiente. Tutto questo perché si vuole restituire sempre più importanza a questo materiale e dare la possibilità di ridurre gli sprechi a livello economico industriale.
Nel 2022 l’associazione Gomitolo Rosa ha fatto presente come un milione di chili di lana in disuso venivano interrati o addirittura bruciati. Oggi si conta che a causa dell’altissima domanda di carne ovina e di produzione di formaggi, le pecore sono aumentate e con loro anche il materiale di lana derivato dall’operazione obbligatoria di tosatura. Si stima che vengono prodotti circa 1200 tonnellate di lana, che restano inutilizzate e che diventano un rifiuto speciale.
Le operazioni di smaltimento della lana sono difficili e spesso si sfocia nell’illegale, visto che molto materiale viene interrato o addirittura bruciato per essere smaltito. In più la lana sta diventando un problema anche dal punto di vista sostenibile, visto che l’80% del prodotto viene esportato in paesi orientali come India, Cina e sud est europeo al fine di trattarla e lavarla per poi essere nuovamente importata. Tutto questo comporta un costo elevato che pagano i consumatori in primis, ma anche il resto del mondo.
Per evitare che la lana diventi un problema ancora più grande e che inizi a pesare sull’ambiente, durante la conferenza a Biella per presentare la terza edizione della Giornata Nazionale della Lana sono stati presentati tre progetti per il riutilizzo della lana:
Quando si dice che la lana può essere inserita nel progetto di economia circolare, non ci si riferisce solamente al settore industriale o manifatturiero, quindi strettamente economico. Questa volta infatti siamo nella sfera del sociale perché grazie a Gomitolorosa, durante la terza giornata nazionale della lana, si punta il focus anche sulla lanaterapia. Il progetto è guidato da Alberto Costa – medico chirurgo e senologo che ha portato avanti idee sull’avanzamento della cura dei tumori al seno sia in campo della comunicazione scientifica che nell’insegnamento in campo medico – e utilizza la lana da smaltire per curare le angosce, le paure e le attese con gli strumenti tradizionali della maglia: ferri e uncinetto.
La lana è diventata un veicolo importante sia dal punto di vista economico ma soprattutto da quello sociale. Un nuovo modo per ridare vita a un prodotto usato fin dall’antichità che il consumismo aveva rimpiazzato con la microfibra e il sintetico.