Le ultime notizie di venerdì 14 aprile 2023 sulla guerra in Ucraina portano in rilievo l'arresto della talpa dei Pentagon leak che ha portato alla luce diversi documenti catalogati come top secret. Si tratta di Jack Teixeira, 21enne aviatore della Guardia Nazionale del Massachusetts. Nella notte è quindi arrivata una nuova reazione da parte di Kiev per quanto riguarda l'affidamento della presidenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu nei confronti della Russia.
Quindi, una fonte dell'ufficio del procuratore generale ucraino ha condiviso nuovi dati rispetto ai crimini di guerra commessi dalle truppe russe in questo anno di conflitto: "Consideriamo i crimini commessi dagli invasori russi contro il popolo ucraino dal punto di vista del genocidio. Ad oggi, abbiamo già registrato 77.500 crimini di guerra in Ucraina. Questi crimini sono uniti dal desiderio sfrenato della leadership russa di distruggere l'Ucraina come Paese indipendente e gli ucraini come nazione indipendente separata".
Sempre nella notte, sono arrivate le parole del segretario alla Sicurezza nazionale e alla difesa ucraino Oleksii Danilov, il quale ha voluto sottolineare nuovamente la posizione delicata della Russia alla presidenza del Consiglio di sicurezza della Nazioni Unite: "È incompatibile con qualsiasi logica e giustizia che un paese aggressore e terrorista che ha ucciso e sta uccidendo bambini presieda il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite."
Danilo ha poi chiosato in questa maniera: "Quando le persone nel ventunesimo secolo tagliano la testa a una persona vivente e i loro rappresentanti presiedono il Consiglio di sicurezza dell'Onu nel nostro mondo stanno accadendo cose completamente incomprensibili." Nelle scorse ore, anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba aveva evidenziato negativamente la situazione: "È assurdo che la Russia, che è peggio dell'Isis, presieda il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. I terroristi russi devono essere espulsi dall'Ucraina e dall'Onu, ed essere ritenuti responsabili dei loro crimini."
Anche la Germania tira la giacchetta della Cina a che chieda a Mosca di fermare la guerra in Ucraina. La ministra degli Esteri, Annalena Baerbock, esorta quindi Pechino a chiedere "all'aggressore russo di fermare la guerra" in Ucraina, considerando che "nessun altro Paese ha altrettanta influenza in Russia".
"Devo dire apertamente che mi chiedo perché la Cina non ha finora chiesto all'aggressore russo di fermare la guerra", ha detto Baerbock a Pechino durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo cinese Qin Gang. La Germania è il secondo paese Europeo a visitare la Cina, dopo il viaggio a Pechino del presidente francese Emmanuel Macron e della leader Ue Ursula Von der Leyen.
Se la Germania chiede, la Cina risponde. E così da Pechino arriva un avviso per la Russia e una rassicurazione all'Occidente: La Cina "non fornirà armi" ai paesi coinvolti nella guerra in Ucraina ma invece adotterà "un atteggiamento prudente e responsabile".
Il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, ha sottolineato all'omologa tedesca Annalena Baerbock la volontà della Cina di aiutare a facilitare negoziati per trovare una soluzione pacifica al conflitto e ha affermato che tutte le parti dovrebbero rimanere "obiettive e calme".