Arrivano nuovi aggiornamenti su Alexei Navalny: come sta oggi il dissidente detenuto in Russia per la sua opposizione a Putin? Le sue condizioni continuano a destare preoccupazione. Lo conferma Ruslan Shaveddinov, giornalista investigativo vicino al 46enne attivista russo. Al Guardian, Shaveddinov ha parlato di una situazione "critica" legata ad un forte dolore allo stomaco avvertito da Navalny in carcere.
Nella sua testimonianza al quotidiano britannico, il giornalista ha sottolineato come le guardie del carcere di Melekhovo si siano rifiutate di far ricoverare Navalny in ospedale. Per questo e altri motivi, l'entourage del blogger ritiene che si tratti di un caso di avvelenamento.
Navalny è detenuto nella colonia penale di massima sicurezza IK-6 a Melekhovo. Il penitenziario si trova a circa 250 km da Mosca. Era stato arrestato con l'accusa di frode e oltraggio alla corte. Secondo gruppi di difesa dei diritti umani, tuttavia, si tratterebbe di un abuso di potere del Cremlino, allo scopo di mettere il bavaglio all'attivista.
Shaveddinov ha rivelato come la scorsa settimana sia stato necessario l'intervento di un'ambulanza per soccorrerlo. Da allora non si hanno più notizie certe sulle sue condizioni di salute. Secondo la fonte, le autorità russe stanno facendo "tutto il possibile per isolarlo". L'ultimo post sui suoi social media è datato giovedì 6 aprile, giorno precedente al peggioramento delle sue condizioni.
C'è un episodio che rafforzerebbe la tesi dell'avvelenamento: Shaveddinov ricorda come già in passato Navalny sia stato vittima del novichok, agente nervino di fabbricazione sovietica. Glielo avevano somministrato nel 2020, durante un viaggio in Siberia. In quell'occasione, il blogger era stato costretto a recarsi in Germania per essere curato. In quell'occasione, dopo il novichok, Navalny aveva perso 8 kg in due settimane: un qualcosa che "non era mai successo prima" secondo il suo alleato.
Sul presunto avvelenamento di Navalny ha risposto Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin. Secondo le parole di Peskov, riportate dal Guardian, il Cremlino non starebbe seguendo lo stato di salute dell'attivista. Si tratterebbe, dunque, di una questione di competenza del servizio penitenziario federale.
La vicenda della salute di Navalny ha già mobilitato diverse personalità in Russia. All'inizio del 2023, un gruppo di legislatori e medici russi ha chiesto a Vladimir Putin cure mediche adeguate al blogger. In favore della causa è stata firmata anche una petizione.
Nel suo ultimo post sui social, Navalny si era rivolto alle autorità della Georgia: aveva chiesto formalmente il rilascio dal carcere dell'ex presidente Mikheil Saakashvili, per sottoporlo a cure mediche.
Anche l'Europa si è unita al coro di voci in favore dell'attivista. La vice-portavoce del governo tedesco Christiane Hoffmann ha espresso "grande preoccupazione" per il suo stato di salute, chiedendo il suo accesso a cure mediche per liberarlo da una "situazione disumana".