Lucia Annibali ha ripercorso in un’intervista rilasciata oggi gli attimi che cambiarono per sempre la sua vita dieci anni fa. Il piano di vendetta orchestrato dal suo ex fidanzato, Luca Varani, che assoldò due complici per sfregiare con l’acido il viso di Lucia, appena rientrata a casa dopo una giornata trascorsa in Tribunale.
Da quel momento un lungo calvario principalmente di natura socio-estetica. Lucia Annibali non accetta che il suo viso presenti segni fisionomici dell’aggressione subita, e comincia l’iter di interventi chirurgici facciali. Almeno 20, confessa nell’intervista, anche se il conto è sommario. Questo rappresenta il dolore più profondo, contro cui l’avvocato di Urbino non intende più lottare:
Dal punto di vista personale la 45enne oggi vive a Roma ed è da poco stata nominata difensore civile della Regione Toscana. Alle spalle un’esperienza parlamentare tra le fila di Italia Viva, descritta come una fortuna grandissima e un grande onore. Da sempre ferma sostenitrice dei diritti delle donne, simbolo del 25 novembre quale lotta per ottenere la parità di genere.
16 aprile 2013, un giorno che per Lucia Annibali non sarà mai come gli altri, a maggior ragione oggi che ricorre il decimo anniversario.
Due sicari, di origine albanese, la immobilizzano e le versano dell’acido muriatico sul viso, dopo aver ricevuto precise istruzioni di vendetta dall’ex fidanzato, Luca Varani. L’uomo viene condannato a vent’anni di carcere per tentato omicidio e stalking. Nel marzo 2014 l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le conferisce la nomina di Cavaliere al merito della Repubblica. Nel 2016 viene realizzato il film tv Io ci sono, prodotto da Rai Cinema e basato sull’omonimo libro scritto da lei stessa, interpretata da Cristiana Capotondi.