Maxi risarcimento da quasi 800 milioni di dollari da parte di Fox nei confronti di Dominion Voting Systems, compagnia di software accusata di aver truccato le elezioni americane, e in particolare la corsa a due tra Trump e Biden.
La rete di Rupert Murdoch ha ammesso di aver pubblicato, tra il 2020 e il 2021, grosse quantità di informazioni false. Per settimane il network avrebbe dunque foraggiato le accuse dell'allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Fox ha accettato il patteggiamento: pagherà un indennizzo record da 787,5 milioni di dollari.
La compagnia di software, che si era occupata di registrare i voti nel 2020, era stata accusata indebitamente di aver favorito la vittoria dell'attuale presidente americano Joe Biden. E così ha scelto di denunciare Fox per diffamazione. Tutto sembrava pronto per il processo, quando il magnate 92enne, proprietario dell'emittente, ha deciso di pagare. In questo modo ha evitato un lungo processo, che avrebbe sbugiardato conduttori e addetti ai lavori, e ha ottenuto di non dover presentare le scuse in diretta.
Dominion aveva chiesto un risarcimento da 1,6 miliardi di dollari. La rete conservatrice si è detta "soddisfatta" dell'accordo raggiunto.
Sulla vicenda è intervenuto il ceo di Domion Voting Systems, John Poulos, definendo "storico" l'accordo stipulato con il network di Murdoch.
Dal canto suo, il network ha ammesso i propri errori in un comunicato.
I 787,5 milioni costituiscono una delle più alte somme mai pagate per una causa di diffamazione. Si tratta del resto di una cospicua fetta delle liquidità della società. Il patrimonio di Fox ammonta a circa quattro miliardi.
Ma non è certo l'ultimo problema per Murdoch: a febbraio potrebbe vedersi sconfitto in una seconda causa di risarcimento. Un'altra compagnia di software, la Smartmatic, ha chiesto 2,7 miliardi nell'ambito di un'altra causa: la corte d'appello di New York ne ha già stabilito la legittimità.