Un'altra sparatoria in Usa, questa volta in North Carolina. Protagonista un 24enne di nome Robert Louis Singletary, che ha sparato al suo vicino di casa e alla figlia di quest'ultimo, 6 anni. Ancora una volta, come nei due casi che hanno tenuto banco in questi giorni, per motivi futili. Il giovane avrebbe reagito dopo aver colto padre e figlia mentre recuperavano la loro palla da basket dal suo cortile.
La vicenda si è verificata a Charlotte, vasta città della Carolina del Nord. Ad assistere alla scena c'era un testimone: ha riferito di aver visto alcuni bambini giocare a pallacanestro all'aria aperta. Nelle vicinanze c'erano anche alcuni genitori. Ad un tratto, il pallone è rotolato nel cortile del responsabile. Questi, preso dalla rabbia, è entrato in casa per poi uscire armato e sparare all'impazzata contro chi gli capitasse a tiro.
Così, l'uomo è intervenuto per proteggere sua figlia, ma ha avuto la peggio. Coinvolta anche la madre della bambina, che fortunatamente è stata solo sfiorata dai proiettili. Le due vittime della mattanza sono invece rimaste ferite. Il papà si trova in ospedale, mentre la piccola è stata dimessa. Il 24enne è fuggito: le autorità lo stanno cercando e hanno riferito che potrebbe essere pericoloso. La polizia ha invitato chiunque si imbatta nell'uomo a contattare immediatamente le forze dell'ordine.
Stando a quanto riportato dal testimone, un uomo di nome Jonathan Robertson, alla Cnn, Singletary alzava spesso la voce contro i bambini del vicinato. A suo carico pendono ora le accuse di tentato omicidio e di aggressione con un'arma mortale con l'intento di uccidere, infliggendo gravi lesioni. Da chiarire se l'arma da fuoco fosse detenuta legalmente dal 24enne.
Come accennato, si tratta del terzo episodio di sparatorie fortuite negli Stati Uniti in questa settimana. Qualche giorno fa, il 18 aprile, una ragazza di 20 anni è stata uccisa a colpi di pistola. Si chiamava Kaylin Gillis e, secondo le ricostruzioni delle forze dell'ordine, non aveva alcuna colpa. Era soltanto entrata per sbaglio con la macchina nel vialetto di casa di uno sconosciuto. Il proprietario, un 65enne di nome Kevin Monahan, non le avrebbe dato neanche il tempo di fare marcia indietro.
Avrebbe aperto subito il fuoco, uccidendo la 20enne sul colpo. Una volta giunta sul posto, la polizia ha riscontrato una certa reticenza da parte dell'uomo. Secondo l'ufficio dello sceriffo, infatti, Monahan "non ha collaborato alle indagini e si è rifiutato di uscire dalla sua abitazione per parlare con la polizia".
Arrestato, il 65enne è stato accusato di omicidio di secondo grado.
L'altro episodio della settimana è avvenuto a Kansas City, nel Missouri. Un 16enne di origini afroamericane è stato ferito gravemente alla testa da un proiettile. Stava andando a prendere i fratelli, ma ha suonato al campanello sbagliato.
Un piccolo errore che poteva essergli fatale: il padrone di casa, un uomo di 85 anni, ha preso una pistola e gli ha sparato alla testa. Per fortuna, il ragazzo sarebbe fuori pericolo. È ricoverato da domenica sera e le sue condizioni, secondo gli avvocati di famiglia, sarebbero definite stabili.