Il gruppo di Wagner guidato da Yevgeny Prigozhin ha sostenuto che la Russia deve concentrarsi sul mantenimento delle attuali linee al fronte di Bakhmut, piuttosto che cercare ulteriori avanzamenti, in modo che le forze russe possano riorganizzare la loro efficacia di combattimento per le successive operazioni offensive. Lo indica l'Institute for the Study of War, il servizio di intelligence americano, secondo cui Prigozhin non abbia voluto insinuare la necessità di porre fine alle ostilità o di trattare i negoziati. Al contrario, le sue parole vogliono essere un tentativo di far prevalere nel dibattito pubblico l'ala più battagliera a continuare l'operazione militare speciale.
Le dichiarazioni del leader del gruppo Wagner su Bakhmut rientrano pienamente all'interno di quel processo di narrazione filorussa che costituisce parte integrante della guerra. Dall'altro lato, si evince anche come il suo parere propenda per una probabile controffensiva ucraina in Donbass già nelle prossime settimane, a cui la Russia dovrebbe resistere prima di sferrare il contrattacco decisivo.
In Ucraina è stata un'altra notte di esplosioni e allarmi anti aerei. L'ultima in ordine temporale a Snihurivka, nella regione sud-est di Mykolaiv, dove nelle ultime settimane si sono intensificati gli attacchi. Due civili sono rimasti feriti in un'esplosione causata da una mina antiuomo nei pressi di una fabbrica. Questo piccolo villaggio risente ancora della presenza russa, che ha occupato il sito da marzo a novembre dello scorso anno prima della liberazione. Stando alle cifre, almeno 124 persone sono rimaste uccise dalle mine, quasi 300 quelle ferite dall'inizio del conflitto.
Rimane sempre "caldo" anche il versante di Sumy, a nord-est del Paese, dove esplosioni sono state avvertite nei villaggi di Myropillia, Esman, Bilopillia, Yunakivka e Nova Sloboda. Nessuna vittima e nessun movimento sospetto oltre il confine russo. Poco più a ovest, a Kharkiv, nella tarda serata di sabato almeno due missili terra-aria S-300 hanno sorvolato la regione provocando danni pesanti alle infrastrutture civili del capoluogo.