Secondo uno studio condotto dalla polizia tecnica e scientifica di Ecully (Rhône) e come riportato da Le Monde la metà delle banconote sequestrate in Francia avrebbe tracce di cocaina e, a distanza di anni, la polizia conferma che i residui di stupefacenti si trovano su quasi tutte le banconote in circolazione in Francia.
Nel 90% delle banconote analizzate si trovano residui di droghe (oltre la cocaina), con quelle da 10 e 20 euro che sarebbero le più colpite.
I dati sono ricavati dal confronto di circa 330 banconote sequestrate in indagini e altre 500 banconote "normali" emesse dalla Banque de France. L'analisi consiste in un primo "lavaggio" con un solvente che una volta diluito con una "miscela standard" viene introdotto in un apparecchio cromatografico che viene accoppiato ad uno spettometro.
I dati vengono studiati dagli esperti che utilizzano un software in grado di trovare e quantificare i residui di sei droghe: cocaina, eroina, anfetamine, metanfetamine, ecstasy e Thc, il principio attivo della cannabis.
Il dato dice che statisticamente
Questo dato è anche indicativo sul fatto che il consumo di droghe stia aumentando in maniera esponenziale. La sostanza più trovata è la cocaina, non solo per la sua natura polverosa, ma anche perché è uno degli stupefacenti maggiormente in ascesa anche in Francia.
Secondo il rapporto stilato il primo marzo da Gérald Darmanin, Eric Dupond-Moretti e Gabriel Attal, Ministro dell’Interno, Ministro della Giustizia e Ministro dei Conti Pubblici, sono 27 le tonnellate di cocaina sequestrate nel 2022, 2,3 volte tanto il volume del 2020, che considerato anche il periodo particolare (Covd-19) era un numero comunque molto elevato.