Malika Ayane co-conduttrice di Sanremo? "Sarei bravissima, a X Fact...

Malika Ayane, Sanremo 2024 in vista per la cantante? In realtà la 73esima edizione del Festival di Sanremo è terminata appena tre mesi fa, eppure già sono tanti i giornali che iniziano già a parlare della prossima, ipoteticamente l'ultima che vedrà Amadeus come conduttore e direttore artistico. Il contratto del presentatore terminerà proprio con la prossima stagione, tuttavia non è escluso che possa proseguire anche in seguito con un ennesimo rinnovo.

Nella prima ipotesi però c'è già chi fa il nome di ipotetici sostituti e quello più insistente sembra essere quello di Stefano De Martino, volto di punta di Rai 2 e molto apprezzato anche dal Direttore Stefano Coletta. Lo stesso ex ballerino ha commentato così la possibilità di salire sul palco del Teatro Ariston come padrone di casa:

Se mi vedo a condurre il Festival di Sanremo? Io in Rai ho capito che fino a 60 anni si è giovani conduttori. Io ora ne ho 33. Spero che quando avrò 60 anni il Festival ci sia ancora.

Tornando all'edizione più vicina, ossia la 74esima, chi potrebbe invece essere al fianco di Amadeus? Nel corso di questi anni abbiamo visto sul palco con lui da Fiorello ad Elodie, passando per Gianni Morandi, Tiziano Ferro e Francesca Fagnani (solo per citarne alcuni). C'è chi ha chiesto a Malika Ayane se accetterebbe di fare la co-conduttrice proprio di Sanremo. Ma cosa ha risposto lei?

Malika Ayane, Sanremo 2024 per la cantante come co-conduttrice?

Se qualche giorno fa c'era chi ha ipotizzato la presenza di Annalisa come co-conduttrice del Festival di Sanremo 2024 al fianco di Amadeus, visto che dopo il successo di "Bellissima" e di "Mon amour" sembra essere proprio lei il personaggio del momento, ora arriva anche un'altra ipotesi: se arrivasse Malika Ayane? In una intervista al Messaggero la stessa cantante ha risposto così a questa possibilità:

Se me lo chiedessero, accetterei subito. Credo anche che me la caverei molto bene.

La Ayane non è nuova alle esperienze sul piccolo schermo, infatti ha preso parte anche alla giuria di X Factor della tredicesima edizione al fianco di Sfera Ebbasta, Mara Maionchi e Samuel dei Subsonica. Proprio in merito a quella esperienza - durata solo per una stagione - ha ammesso di non essersi affatto trovata bene:

Ai tempi, non ero pronta. Anche se (oggi) lo rifarei.

Annalisa ha commentato invece così le indiscrezioni in merito ad una presunta partecipazione al Festival di Sanremo in qualità di co-conduttrice:

D’istinto sceglierei la gara, per me il palco è dove cantare. Pensandoci però, l’altra occasione sarebbe, non per autocitarmi: bellissima.

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Nel frattempo Malika Ayane ha pubblicato il suo primo libro dal titolo "Ansia da felicità", una raccolta di racconti in arrivo il prossimo 9 maggio:

Melina è come i gatti. Quando qualcosa è grave, non si fa trovare o non lo lascia capire.Nina si sente ostaggio del mostro. Allora mette un vestito che da più di dieci anni le sta da dio, ma non è mai uscito da casa. Aspettava, più paziente del mostro, un evento e una Nina degni di lui.Il Raptor arriva quando la principessa sfiora l’abisso. E si posa, paziente.Miranda fa scintille tra le lenzuola. E per un lenzuolo fugge via.Marija, quando la situazione è serissima, tira fuori la tovaglia nera. Ma ora ha deciso di farsene un abito.Madeleine presidia il divano rosa del Distratto, suo locale di fiducia, casa dei momenti così storti da poter essere sfogati in un luogo pubblico, ma nobili a sufficienza per non diventare pettegolezzi.Tutti i protagonisti di questa sorprendente raccolta di racconti, prima prova letteraria di Malika Ayane, vivono in uno stato costante di ansia da felicità. La realtà non è mai definita, bianca o nera, ma ci si presenta in un caleidoscopio di sfumature cangianti, per cui bastano un attimo, un imprevisto, un bicchiere in più per cambiare di segno gli stati d’animo che ci guidano nelle nostre giornate. La felicità può sbocciare improvvisa o avvizzirsi perché ci siamo incastrati negli sguardi di qualcuno. Ma quanto conta guardarci dentro e quanto rispecchiarci negli altri?