Alessandro Agostini, allenatore Genoa primavera, è intervenuto nella trasmissione Cose di Calcio condotto da Debora Carletti e Flavio Maria Tassotti nella prima serata di Cusano Italia Tv.
La splendida cavalcata della Primavera rossoblù è iniziata dal lavoro di Alberto Gilardino, che aveva allenato questo gruppo prima di essere promosso in prima squadra: E' stato tutto più semplice, – ha commentato Agostini, subentrato proprio al Gila - non abbiamo cambiato tanto, come idee diciamo che eravamo sulla stessa lunghezza d'onda. C'è stata sinergia e ne hanno beneficiato sia lo staff che gli stessi giocatori. Tra i tanti esempi eclatanti sono Lipani e Accornero, che sono stati chiamati coi più grandi già durante la stagione".
Ovviamente Agostini ha tracciato un bilancio della splendida annata vissuta dalla sua Primavera: Questo gruppo di ragazzi ha creduto in me, nel nuovo allenatore che è arrivato. Li devo ringraziare, sono un gruppo che sa giocare a calcio e hanno un’ottima mentalità. Ci sono stati anche momenti difficili, ma ad esempio le sconfitte con la Reggiana o con la Cremonese hanno aiutato per imparare.
Mister Agostini aveva chiuso la scorsa stagione, provando a salvare il Cagliari dalla retrocessione in B. Il tecnico ha poi spiegato quali sono le principali differenze di gestione di uno spogliatoio senior e uno under. Allenare una primavera è diverso rispetto a una prima squadra. L’obiettivo è portare in prima squadra più giocatori possibili, una cosa è indispensabile per l’altra. Se non si ha una squadra competitiva non si riesce a creare l’habitat giusto. Il settore giovanile ha il compito di trasformare i talenti in giocatori di prima squadra. Nei ragazzi il cambiamento è veloce e imprevedibile da non poterlo programmare. La cosa difficile è far rimanere centrati i ragazzi su quello che poi deve essere il loro lavoro. Non basta il lavoro in campo, c’è anche quello fuori.
Ma quali sono gli obiettivi per il prossimo anno del Genoa Primavera? Difficile dire gli obiettivi, c’è un livello molto alto in Primavera 1, sicuramente salvarci, ma vedremo. Sarà un campionato più fisico, tecnico, ci sono squadre allestite per un altro tipo di campionato. Forse un po’ il livello è diverso, non ci sono squadre un po’ più abbordabili. Ha spiegato Alessandro Agostini, che ha chiuso il suo intervento a Cose di Calcio, dando un titolo a questa stagione che sta andando in archivio: Se devo citare Loretta Goggi, modificherei leggermente il titolo della sua canzone facendola diventare Straordinaria Primavera.