Un riconoscimento più che meritato per il diciassettesimo presidente della storia dell’Inter Ernesto Pellegrini. L’ex dirigente è infatti entrato ’Hall of Fame del Calcio Italiano’.
L’ex dirigente sportivo e imprenditore italiano, Ernesto Pellegrini, è entrato nella 'Hall of fame del Calcio Italiano' ricevendo così un riconoscimento importante dalla FIGC sia per lo straordinario cammino che ha portato la conquista dello scudetto dei Record nella stagione 1988-1989 (58 punti in 34 partite, quando la vittoria valeva 2 punti) sia per aver riportato nel 1991 la squadra a vincere in Europa, una Coppa Uefa, dopo ben 26 anni di astinenza.
Il suo discorso, alla premiazione è iniziato con i dovuti ringraziamenti: "Ringrazio la Federazione e chi ha proposto di premiarmi", per poi ricordare il primo 'incontro' avuto con il club nerazzurro: il 4 aprile del 1954. In quella giornata a San Siro giocavano l’Inter contro la Juventus, in uno scontro diretto tra le due principali candidate allo scudetto. In quella occasione il titolo si decise nelle ultime due giornate, con la squadra guidata da mister Giovanni Trapattoni capace di vincere in volata il loro settimo titolo.
A guardare quella partita c’era dunque l’allora 13enne Ernesto Pellegrini ignaro che 30 anni più tardi sarebbe riuscito ad acquistare la sua squadra del cuore.
Nel febbraio 1995 lascia la presidenza e cede le quote azionarie della società a Massimo Moratti, anche lui presente nella ’Hall of Fame’:
Alla domanda se fosse più forte l'Inter dello scudetto dei Record o quella del Triplete Pellegrini ha risposto: "La mia, ma ammetto che potrei non essere obiettivo. Quella squadra vinse poco per le potenzialità che aveva, diciamo che moralmente avremmo meritato anche lo scudetto del '90-'91. In alcune partite, compreso lo scontro diretto con la Sampdoria, gli arbitri ne hanno combinate davvero di tutti i colori. Purtroppo all'epoca non esisteva il Var.