"Jeune Garde" è un movimento di estrema sinistra nato in Francia. I suoi militanti sono diventati negli ultimi anni noti a causa delle loro violenze e per essere vicini ad alcuni esponenti della politica d'oltralpe.
Un gruppo di estrema sinistra francese è finito nel mirino delle autorità. Il movimento si chiama "Jeune Guarde"-prendendo spunto da un canto rivoluzionario datato 1912. Nato nel 2018 a Lione, nel corso degli ultimi cinque anni si è reso protagonista di atti violenti. Secondo gli esponenti di "Giovane Guardia" le azioni violente sarebbero una risposta per contrastare le aggressioni dell'estrema destra francese. Il portavoce ufficiale di questo gruppo è il 28enne Raphael Arnault, noto per essere vicino ad alcuni esponenti della "gauche" francese e per un intervento in Parlamento contro l'estrema destra lo scorso mese. Recentemente "Le Figaro" ha pubblicato un'inchiesta su "Jeune Garde".
Il movimento identifica tramite i social quelli che definiscono fascisti per poi aggredirli, secondo quanto raccontato da alcune persone vittime di violenze o minacce. Nel corso degli anni "Jeune Garde" è cresciuta molto arrivando in molte città francesi e partecipando anche a diverse manifestazioni di sinistra. Tra le varie attività organizzate dal movimento ci sono anche corsi di autodifesa. A fare scalpore è anche il sostegno ad alcuni gruppi estremisti esterni alla Francia come il gruppo jihadista Boko Haram. Lo scorso anno Arnault si è anche presentato alle elezioni, nella seconda circoscrizione del Rodano sostenuto da Poutou, ma senza essere eletto. Nel corso delle recenti proteste contro la riforma delle pensioni il gruppo si è fatto notare sempre di più.
In questo momento il governo francese sta lavorando per arginare gli estremismi. Il ministro dell’Interno Darmanin sta intensificando il lavoro sull'estrema destra ma potrebbe ben presto prendere provvedimenti anche contro Jeune Garde. La legge francese prevede diversi criteri per poter sciogliere un gruppo estremista tra cui l'incitamento a manifestazioni armate o atti violenti. L'ultima parola resta comunque alle autorità e alla politica francese che già in passato si sono mosse contro il movimento di estrema sinistra "Group antifasciste Lyon et Environs".