Ancora terrore in Ucraina, sferzata dalla guerra e svegliatasi con la notizia di un nuovo tremendo attacco sulla città di Odessa. La località costiera è stata investita dai missili russi, le cui esplosioni hanno provocato un morto.
I missili russi hanno colpito un'infrastruttura industriale, provocando un grosso incendio che ha anche ferito due persone. La difesa antiaerea ucraina era intervenuta tempestivamente per bloccare l'attacco, ma alcuni missili si sono comunque schiantati su Odessa. Così ricostruisce la vicenda l'amministrazione militare della città:
L'attacco missilistico di oggi contro Odessa non è il solo ad aver piegato l'Ucraina. Kiev è continuamente al centro del mirino russo: nella capitale si sono udite molte detonazioni nella notte, mentre in tutto il Paese sale a 15 il numero delle azioni militari russe nelle ultime 24 ore.
riassume lo Stato Maggiore militare di Kiev. In ginocchio soprattuto i civili, dal momento che molte residenze private e infrastrutture pubbliche di vario genere sono state pesantemente danneggiate dagli attacchi. L'amministrazione ucraina fa anche sapere che la Russia è particolarmente concentrata nelle zone di Lymansky, Bakhmutsky, Avdiyivskyi, Mariinsky, Bakhmut e Maryinka, che rimangono gli epicentri delle ostilità.
Oltre a queste sedi di attacco, un importante esplosione ha coinvolto anche Mykolaiv, causando la morte di un uomo e ferendone gravemente altri 23.
A Kiev è accorso anche l'inviato diplomatico della Cina Li Hui, che ha parlato con parole dure rispetto alla crisi in Ucraina. Per Pechino non esiste una «panacea» per risolvere la condizione bellica, ma c'è bisogno di più impegno tra le parti per arrivare a dei colloqui di pace. L'invito del diplomatico suona forte chiaro:
La visita di Li Hui a Kiev è la più importante azione diplomatica della Cina nel Paese colpito dalla guerra, parte di un tour europeo per diffondere le idee di Pechino impegnata per la fine del conflitto. L'inviato ha incontrato oggi il Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e altri esponenti del Governo ucraino, ribadendo la disponibilità della Cina a venire in soccorso a Kiev, «nei limiti delle sue possibilità».