La premier italiana Giorgia Meloni è atterrata in Giappone per attendere il vertice G7, al via domani. Prima dell'avvio del tavolo internazionale, Meloni intratterrà un bilaterale con il Presidente giapponese Kishida, previsto per oggi alle 16. L'incontro segue al bilaterale del 10 gennaio, in cui Italia e Giappone si sono scambiati le reciproche visioni sull'azione politica mondiale. Al vertice prenderanno parte anche altri alti funzionari dell'amministrazione italiana, tra cui l'Ambasciatore della Repubblica italiana in Giappone, Gianluigi Benedetti.
Il Giappone è alla guida del G7 dal gennaio 2023, il prossimo anno toccherà proprio all'Italia assumerne la presidenza. Nel mentre però è fondamentale per il nostro Paese stabilire alcuni punti fermi della politica internazionale, come il suo status nel mondo e le relazioni con i partner stranieri.
Il vertice G7 al via domani avrà sede ad Hiroshima, la città famosa - suo malgrado - per l'esplosione di una delle due bombe atomiche nel 1945. Il luogo dell'incontro internazionale non è casuale: alla luce dei recenti sviluppi della guerra in Ucraina, si parlerà di disarmo nucleare e si prenderà una posizione netta contro al proliferazione degli armamenti atomici.
Non solo. Sul tavolo saranno presenti anche temi come la crescita economica, il sostegno all'Ucraina, la situazione nell'Indopacifico, la sicurezza alimentare, la salute, lo sviluppo sostenibile, che include anche l'uguaglianza di genere, l'attenzione al clima e all'energia green. Tutti temi fondamentali nella nostra attualità, molti dei quali, specie per quanto attiene il sostegno all'Ucraina, saranno parte dell'agenda G7 2024 sotto la presidenza Italiana.
Non ultimo, il summit tra le più grandi potenze mondiali (da sole rappresentano il 31% del Pil internazionale) si concentrerà sui rapporti con il Sud Globale, ossia i Paesi emergenti in America Latina, in Africa e in Asia.
Oltre alla partecipazione dei 7 big del mondo (Giappone, Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania), Hiroshima ospiterà nei prossimi giorni anche le delegazioni di Indonesia, Corea del Sud, Vietnam, India, Isole Cook, Comore, Brasile, Australia e Ucraina. Proprio Zelensky dovrebbe presto prendere parte al vertice, sebbene non sia ancora confermata la sua partecipazione di persona. Il leader ucraino, reduce da un tour europeo che ha coinvolto ance l'Italia, potrebbe infatti avviare una videoconferenza da Kiev.
La presenza di Zelensky ad Hiroshima al cospetto dei più grandi leader dei Paesi del mondo è significativa. Recentemente infatti voci di corridoio affermano la scarsa considerazione che alcune Nazioni hanno della guerra in Ucraina, considerata come un conflitto lontano e regionale. Sebbene la condanna all'aggressione verso Kiev sia unanime, alcuni Stati fremono sotto i costi che tale guerra sta provocando a causa dell'innalzamento dei prezzi dell'energia, cibo e fertilizzanti. In quest'ottica dunque, si dimostra fondamentale un dialogo aperto tra tutti i Paesi, anche in vista del G20 di settembre che si terrà a Nuova Delhi.
In ogni caso, l'apertura che questo G7 ha dimostrato verso i Paesi emergenti dimostra la volontà dei grandi Stati di interloquire con più attori della nostra attualità. Invitate al summit anche diverse organizzazioni sovranazionali, ossia ONU, OCSE, FMI, Banca Mondiale, IEA (International Energy Agency), OMS e OMC.