Novak Djokovic torna a far parlare di sé. Ma questa volta lascia da parte la racchetta e indossa i vestiti del comune cittadini per commentare una questione delicata: il Kosovo.
Dopo la partita al Roland-Garros contro l'americano Aleksandar Kovacevic, vinta per 6-3, 6-2, 7-6 (7-1), il tennista serbo ha usato il tradizionale momento della firma della telecamera per lanciare il suo messaggio di pace, scrivendo "il Kosovo è il cuore della Serbia, fermate la violenza".
Certo, un messaggio per deporre le armi e cessare ogni atto di violenza. Ma se il Kosovo è il "cuore" della Serbia, probabilmente vuol dire che non è uno stato indipendente. Come proclamato, unilateralmente, dal Kosovo nel 2008. Un atto, rifiutato dalla Serbia, ma riconosciuto (nel 2021) da 101 Stati membri dell'Onu - fra cui l'Italia - su 193.
Solo nel 2020 il tennista Djokovic, dopo aver vinto la Atp Cup, era stato ripreso mentre cantava una marcia militare nazionalista, insieme ai compagni di squadra.
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