31 May, 2023 - 19:31

Sassuolo, il futuro di Pinamonti: "Mi trovo bene, sento la fiducia di tutti. Dionisi ottimo allenatore"

Sassuolo, il futuro di Pinamonti: "Mi trovo bene, sento la fiducia di tutti. Dionisi ottimo allenatore"

Per Andrea Pinamonti non è stata la stagione che sperava, solo cinque reti in campionato con la maglia del Sassuolo e il futuro tutto da decidere. La società emiliana ha confermato la fiducia nell'attaccante trentino in vista del prossimo anno sottolineando però che avrebbe ascoltato eventuali proposte. Il classe '99 infatti era finito nei radar della Lazio con Maurizio Sarri che vorrebbe lavorare con lui come vice Immobile. Il giocatore però non si vuole far distrarre dai rumor di mercato per convincere la piazza neroverde di aver fatto bene ad investire su lui dopo l'addio di Gianluca Scamacca e Giacomo Raspadori.

La punta vuole rimanere al Sassuolo

Cinque reti in ventotto gare disputate. Un bottino troppo magro per Andrea Pinamonti con la maglia del Sassuolo da questa stagione. Arrivato per venti milioni di euro dall'Inter dopo una stagione molto positiva in prestito all'Empoli con tredici marcature che avevano salvato la squadra toscana. L'avventura in Emilia Romagna si è rivelata essere più complicata del previsto complice anche un campionato con risultati troppo altalenanti. L'attaccante si è confessato ai microfoni di StarCasinò Sport, il sito di intrattenimento sportivo Official Infotainment Partner di US Sassuolo.

virgolette
Sono arrivato in un club che è come una piccola famiglia, ci sono tantissime persone che fanno un grande lavoro dietro le quinte. Noi calciatori sentiamo la fiducia di tutti e questo è fondamentale perché le cose possono andare bene o male ma cerchi di lavorare sempre di più per ripagare la fiducia delle persone che credono in te.Alessio Dionisi molto bravo nel dialogo con i calciatori, sa toccare i punti giusti per spronare ogni singolo giocatore. Noi abbiamo un ottimo dialogo, parliamo molto. Prima delle partite mi dà spesso qualche consiglio in base all’avversario da affrontare. Il compagno con cui ho legato di più è Davide Frattesi. E' il re degli scherzi. Per farvi capire, se mi invita a cena e cucina lui, non mi fido

Il futuro quindi sembra essere sempre con la maglia dei neroverdi nonostante le parole del Direttore Generale del Sassuolo, Giovanni Carnevale. Il dirigente ha riconosciuto le difficoltà incontrate nella prima stagione e al tempo stesso non ha nascosto la volontà del club di ascoltare eventuali offerte per il cartellino dell'attaccante che parte comunque da una valutazione vicina ai venticinque milioni di euro.

virgolette
Abbiamo fatto un acquisto importante puntando su di lui dopo l'addio di Scamacca. È giovane e italiano, quest'anno non ha fatto bene, per problemi di ambientamento e anche fisici. Sono convinto però che se rimarrà sarà un giocatore importante. Se poi arriveranno richieste importanti le valuteremo con il giocatore. Non posso parlare di cifre perché non sono arrivate richieste. Nel momento in cui arriverà faremo valutazioni

Il rapporto col gol e gli allenamenti con Icardi

E' cresciuto nelle giovanili dell'Inter fino all'approdo in prima squadra. Due anni in cui ha raccolto appena due presenze proseguendo in parallelo il suo percorso con la Primavera nerazzurra ma allenandosi con un idolo come Mauro Icardi. Poi Frosinone e Genoa con il ritorno ad Appiano Gentile come attaccante di scorta della coppia Lukaku-Lautaro Martinez che hanno trascinato l'Inter allo scudetto con Antonio Conte allenatore.

virgolette
È stato l’anno in cui ho giocato meno ma quello in cui sono cresciuto di più perché mi sono confrontato con grandi campioni e con un mister che ha un curriculum che parla da sé. Ho imparato veramente tanto ed è stata una stagione piena di esperienze, culminata con il sogno dello Scudetto: anche se ho giocato poco lo sento comunque mio e ne vado orgoglioso.Per tutti gli attaccanti il gol è un bisogno fisico, in alcuni momenti hai proprio la necessità di segnare. Quando gonfi la rete ti senti libero e vieni avvolto dall’adrenalina e dall’emozione che solo questo sport trasmette. Mi allenavo con Icardi e rimanevo affascinato dal suo colpo di testa, è fuori dal comune. Da come colpiva la palla sembrava avesse un piede o un joystick in testa. La metteva dove voleva. Di Ibrahimovic, invece, vorrei tutto, non ha difetti
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Andrea Iustulin
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