Il presidente francese Emmanuel Macron si è recato in ospedale per una visita ai quattro bimbi coinvolti nell'attacco ad Annecy. Con lui c'era anche la premiere dame Brigitte. La coppia presidenziale è apparsa a Grenoble, dove sono ricoverate tre delle quattro giovani vittime. Il quarto bambino, di nazionalità olandese, si trova invece a Ginevra.
Macron ha dichiarato alla stampa di aver ricevuto "notizie positive" a proposito delle condizioni di salute dei bambini feriti. Durante una chiacchierata con un vigile del fuoco, nel corso della sua visita alla prefettura di Annecy, il presidente si è così espresso.
L'aggressione è avvenuta ieri, giovedì 8 giugno, in un parco della città alpina della Francia sudorientale. Protagonista un rifugiato di origini siriane, che ha attaccato armato di coltello. Oltre ai quattro minorenni sono rimasti feriti anche due anziani sulla settantina.
Dopo essersi recato in ospedale, Macron ha dichiarato di essere pronto ad incontrare anche coloro che "hanno contribuito ad aiutare". Su tutti un ragazzo, ribattezzato in Francia "l'eroe con lo zaino". Il giovane è stato ripreso mentre cerca di mettere in fuga l'aggressore colpendolo proprio con il suo zaino. Un intervento che si è rivelato decisivo per la cattura del responsabile.
Intervenendo all'emittente BfmTv il ragazzo, uno studente di 24 anni di nome Henri, ha dichiarato di aver "agito come ogni francese dovrebbe agire".
I media francesi hanno svelato la storia del 24enne, uno studente cattolico di 24 anni impegnato in un tour delle cattedrali d'Oltralpe per 9 mesi. Si trovava per caso in quel parco nel quartiere Paquier ad Annecy, quasi al confine con la Svizzera.
Cattolico praticante e membro di una famiglia numerosa, Henri utilizza i propri canali social per documentare il suo personale pellegrinaggio delle cattedrali, che il giovane ha cominciato due mesi fa. Dopo aver chiesto ai propri follower "unione di preghiera immediata per le vittime dell'attentato", Henri ha sottolineato di essersi recato in prefettura per "le deposizioni dei testimoni".
Il giovane, laureato in filosofia a Parigi, ha iniziato il suo tour dall'abbazia di Sainte-Madeleine du Barroux, vicino a Carpentras. Un viaggio proseguito poi per Avignone, Arles, Montpellier e Monaco, fino ad Annecy, attraverso le Alpi meridionali. Un viaggio da lui definito "personale e anche spirituale".