Dal 12 al 24 giugno, la Germania sarà il palcoscenico della più grande esercitazione militare mai effettuata dalla fondazione della Nato nel 1949: l'operazione, denominata "Air Defender", coinvolgerà 24 Paesi, tra cui l'Italia, e vedrà la partecipazione di decine di migliaia di soldati e centinaia di aerei da guerra con lo scopo di prepararsi a un ipotetico attacco in Europa. L'obiettivo principale di questa esercitazione sarà testare la capacità delle forze militari di rispondere rapidamente ed efficacemente a un eventuale attacco e tentativo di invasione da parte di un nemico verso uno dei membri dell'Alleanza Atlantica, in conformità con l'Articolo 5 del trattato.
La peculiarità di questa esercitazione risiede anche nella partecipazione di due Stati non membri della Nato, ossia la Svezia e il Giappone, che hanno scelto di unirsi all'Alleanza per questa importante manovra. Il governo tedesco ha messo a disposizione basi militari in quattro diverse zone del Paese: Schleswig-Holstein, Bassa Sassonia, Baviera e Renania Palatinato. Durante le operazioni, diversi tipi di jet da combattimento, come il Tornado ed Eurofighter, sorvoleranno le campagne e le città tedesche, oltre a tagliare i cieli di Repubblica Ceca e Paesi Bassi. È previsto che gli aerei sorvolino anche Berlino, il che potrebbe comportare disagi come cancellazioni di voli, ritardi nei trasporti pubblici e un aumento dell'inquinamento acustico.
Un contributo significativo a questa esercitazione proviene dagli Stati Uniti, che invieranno 2.000 membri del personale della US Air National Guard. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha fornito circa 100 aerei, inclusi i nuovi F-35, noti per la loro velocità di duemila chilometri orari e la loro capacità di attacco nucleare con le bombe B61-12. Il Tenente Generale dell'Aeronautica Militare americana, Michael A. Loh, ha sottolineato l'importanza di questa esercitazione nel rafforzare la cooperazione tra gli Stati Uniti e la Germania, non solo in termini di interoperabilità ma anche nella capacità di dispiegare rapidamente e impiegare efficacemente la forza aerea della coalizione.
Il ministro degli Esteri tedesco, Boris Pistorius, ha evidenziato l'importanza di queste esercitazioni per dimostrare che la Germania è in grado di assumere responsabilità internazionali come hub logistico in Europa e come nazione leader. Inutile sottolineare come l'esercitazione sia percepita come necessaria in virtù della guerra in Ucraina. Tuttavia, non mancano le critiche e le preoccupazioni riguardo alla politica estera e militare del cancelliere tedesco Olaf Scholz. Durante un comizio tenuto di recente, Scholz è stato contestato dalla base del suo partito, la Spd, che lo ha accusato di essere un "guerrafondaio",