Mbappé, intervista sul futuro: "Non ho chiesto di essere ceduto". Terminata la stagione calcistica dei club, è il momento di tornare a parlare di nazionali ma soprattutto di calciomercato. A tenere banco nell'ultimo periodo è il futuro di Kylian Mbappé, attaccante classe 1998 del PSG che sta tanto facendo parlare di sé negli ultimi giorni. Negli scorsi giorni si era diffusa la voce secondo cui Mbappé abbia deciso di non attivare la clausola di rinnovo nel 2025. Voce poi confermata dallo stesso attaccante francese. Adesso l'ex Monaco e attaccante della Francia ha parlato in un'intervista esclusiva a "La Gazzetta dello Sport". Qui ha parlato di futuro, del PSG, della Francia ma anche di Berlusconi e del suo "essere milanista".
Prima la bomba sganciata da "L’Équipe", poi la conferma dello stesso attaccante francese con un comunicato (QUI per leggere la ricostruzione). Kylian Mbappé ha deciso di non esercitare la clausola di rinnovo automatico fino al 2025. Il suo contratto scadrà quindi il 30 giugno del 2024, che tradotto significa "o viene ceduto nel corso di questa estate o potrebbe andare via a zero". E Mbappé, nel corso della lunga intervista a "La Gazzetta dello Sport", ha inizialmente parlato di futuro.
Mbappé si è poi concentrato sulla sua stagione al PSG. È sì arrivata la vittoria in Ligue 1 - l'ennesima del club parigino negli ultimi anni - ma c'è stata un'altra grande delusione in Champions League, vera "ossessione" della squadra francese.
La Francia ha dovuto smaltire la delusione della finale persa ai Mondiali in Qatar contro l'Argentina, mentre il PSG non riesce a imporsi in Europa. Due situazioni in cui Mbappé è il perno fondamentale e dove, comunque, continua a dire la sua con frequenza e costanza. Nonostante ciò, l'attaccante francese ritiene siano due cose diverse visto lo status delle due squadre.
Infine, in chiusura, anche un pensiero su Berlusconi e la conferma della sua fede calcistica rossonera in Italia.