L'impiego di armi nucleari da parte della Russia è una minaccia "reale": parola di Joe Biden, che è tornato sull'ipotesi paventata da Vladimir Putin nelle ultime settimane. Il presidente degli Usa ha discusso della questione con un gruppo di suoi sostenitori in California: le sue parole sono riportate da Reuters sul proprio sito.
Le parole di Biden mostrano dunque una certa sicurezza che le minacce dello zar russo possano tramutarsi in realtà.
Soltanto pochi giorni fa, Biden aveva giudicato "assolutamente irresponsabile" il dispiegamento di armi da parte della Russia in Bielorussia. Un'ulteriore occasione, per Putin, di ribadire il proprio sodalizio con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. L'inquilino della Casa Bianca, dal canto suo, ha sottolineato come, per l'ennesima volta, il capo del Cremlino stia scherzando col fuoco.
Sulla vicenda era intervenuto lo stesso dittatore bielorusso, che aveva parlato delle potentissime armi nucleari tattiche ricevute dal suo Paese. A detta di Lukashenko, alcuni degli ordigni sarebbero tre volte più potenti delle bombe atomiche sganciate dagli Usa su Hiroshima e Nagasaki nel 1945.
Nel frattempo, il coinvolgimento in piena regola degli Stati Uniti nel conflitto sembrerebbe soltanto questione di tempo. Sono indicative le dichiarazioni del ministro della Difesa di Mosca Serghei Shoigu, citato dall'agenzia Ria Novosti. Sul tavolo l'ipotesi che gli ucraini possano impiegare lanciarazzi Himars americani e missili Storm Shadow britannici "per colpire il territorio russo, compresa la Crimea".
Se ciò dovesse avvenire, Mosca lo considererà la prova del "pieno coinvolgimento degli Stati Uniti e della Gran Bretagna" in guerra. A questo punto, la Russia reagirà con "attacchi immediati ai centri decisionali sul territorio ucraino".
In giornata ha parlato anche Josep Borrell. L'Alto rappresentante della politica estera della UE ha quindi lanciato un campanello d'allarme riguardo la produzione di munizioni da affidare poi all'Ucraina con queste parole:
Da segnalare, poi, nuove dichiarazioni da parte di Jens Stoltenberg il quale ha sostanzialmente evidenziato l'importanza di rifornire Kiev delle giuste armi per controbattere all'avanzata russa: