Due anni di riposo e di polemiche con la federazione francese è arrivato il momento di tornare in pista. Zinedine Zidane vuole tornare ad allenare dopo l'addio al Real Madrid del 2021 ma ancora nessuna proposta interessante è arrivata. Tanti amiccamenti e tanti rumor di mercato ma il tecnico francese ancora non ha trovato una squadra con cui tornare a vincere. La candidata più forte era stata la Francia dopo la sconfitta in finale del Mondiale in Qatar contro l'Argentina salvo poi confermare Didier Deschampes con la frecciatina lanciata dall'ex presidente della Federcalcio transalpina Noël Le Graët contro Zizou.
Cinquantuno anni compiuti lo scorso 23 giugno, si è regalato una intervista all'emittente francese Telefoot dove ha raccontato queste due stagioni a casa dove ha potuto ricaricare le batterie. La voglia di tornare è tanta ma serve anche un progetto congeniale al suo stile di gioco. Il sogno madridista di un ritorno al Real in caso di addio di Carlo Ancelotti e la possibile chiamata del Paris Saint Germain per guidare la più forte di Francia alla tanto agognata Champions League.
Zinedine Zidane è stato uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi replicando anche in panchina tutto il suo talento. Il suo Real Madrid era un mix di fenomeni con lui a gestirli e dargli un gioco divertente e vincente. Dopo aver terminato la sua carriera da giocatore nel 2006, Zidane ha iniziato la sua avventura da allenatore come assistente speciale del presidente del Real Madrid, Florentino Perez. Nel 2014 è diventato allenatore della squadra B del Real Madrid, il Castilla, per poi arrivare in prima squadra nel gennaio 2016.
Il suo impatto è stato immediato, portando la squadra alla vittoria della UEFA Champions League nella sua prima stagione. Quel successo è stato solo l'inizio di un periodo di dominio assoluto del calcio europeo da parte dei Blancos. Ha una grande capacità di gestire le personalità forti dei giocatori di alto livello e ha saputo sfruttare al massimo il talento individuale per il bene della squadra. La sua filosofia di gioco è stata improntata sull'attacco e sull'espressione libera del talento individuale, mentre ha sempre dato grande importanza all'equilibrio tattico e alla solidità difensiva. Il suo Real Madrid è stato famoso per il suo gioco di transizione rapida, la capacità di segnare gol cruciali nei momenti chiave e la capacità di vincere anche sotto pressione.
Ha vinto tre UEFA Champions League consecutive (2016, 2017, 2018), un record assoluto nell'era moderna del calcio. Ha anche conquistato due titoli di campione di Spagna e diversi altri trofei nazionali e internazionali. Nonostante i grandi trionfi, ha deciso di dimettersi dal suo ruolo nel 2021 per tentare nuove sfide.