Accadde oggi, 29 giugno 2013: prima enciclica di Papa Francesco. La "Lumen fidei", "la luce della fede", è stata pubblicata 10 anni fa e proprio nel giorno in cui si festeggiano i patroni di Roma: i Santi Pietro e Paolo. Il testo della lettera enciclica in realtà fu iniziato da Papa Benedetto XVI durante il suo pontificato; poi consegnato al suo successore Francesco che ne ha esteso e firmato il lavoro. Nella "Lumen fidei" viene affrontato il tema della fede, in continuità con le due precedenti encicliche di Joseph Ratzinger "Deus caritas est" e "Spe salvi", dedicate, rispettivamente, alla carità e alla speranza. In tal modo si chiuse la trilogia sulle virtù teologali.
Ma entriamo nel merito dell'enciclica "Lumen fidei" cominciando dal contenuto. Questa enciclica è composta da sessanta paragrafi, suddivisi tra un'introduzione di sette paragrafi e quattro capitoli. L'introduzione, invece, presenta il tema della fede vista come una luce che illumina e come una luce da riscoprire.
Il primo capitolo presenta la dinamica della fede attraverso il racconto biblico della storia della salvezza: da Abramo al popolo di Israele, fino al compimento della fede in Gesù e alla riflessione su di lui operata dagli scritti del Nuovo Testamento. Il secondo capitolo, invece, mette a tema il rapporto tra fede e verità, amore e ragione: il Pontefice sostiene non esserci contrapposizione tra fede e ragione, ma, reciproco arricchimento.
Il terzo capitolo presenta gli strumenti con cui suscitare e far crescere la fede: innanzitutto la comunità dei credenti, cioè la Chiesa. Inoltre, il battesimo e gli altri sacramenti. Infine la preghiera del Padre nostro, il Credo e il decalogo. L'ultima parte dell'enciclica presenta la rilevanza della fede rispetto ad alcuni temi della vita sociale: il bene comune, la famiglia, la società, la sofferenza. L'enciclica "Lumen fidei" termina con una riflessione e una preghiera rivolta a Maria, indicata come modello per ogni credente.
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