Arrestato Christophe Galtier, allenatore del Paris Saint-Germain, è stato arrestato ed è in custodia presso la polizia giudiziaria di Nizza. Si trova lì da questa mattina. Insieme a lui è stato fermato anche suo figlio. Tutto questo in base a quanto riportato dall'agenzia di stampa francese Afp citando il procuratore di Nizza Xavier Bonhomme. Il fermo dell'allenatore arriva per "sospetta discriminazione razziale".
In passato l'allenatore dei campioni di Francia aveva ricevuto l'accusa di insulti razzisti verso i propri giocatori del Nizza. Insulti che sarebbero arrivati nel periodo in cui Galtier si trovava ad allenare proprio i calciatori del Nizza, periodo in cui la compagine rossonera lottava per arrivare nelle posizioni che permettono l'accesso in Europa. Verso la fine d'aprile era stata aperta un’indagine preliminare per sospetti di "discriminazione basata su una presunta razza o affiliazione religiosa". Si è poi arrivato all'indagine che poi ha portato alla conclusione odierna.
L'indagine parte da una mail resa pubblica da Rmc Sport. Tutto inizia da un messaggio scritto e riportato dal direttore generale del club transalpino, Julien Fournier, indirizzata alla dirigenza del Nizza. Si tratta di un momento veramente negativo per lo stesso Galtier. L'allenatore partire dalla prossima settimana non allenerà più il Paris Saint-Germain e ha perso al corsa con Rudi Garcia per diventare il nuovo allenatore del Napoli, squadra campione d'Italia e vincitrice del terzo scudetto della sua storia.
Nel mese di aprile, rispetto alle accuse che si stavano già muovendo intorno a Christophe Galtier, lo stesso mister ormai ex Paris Saint-Germain aveva espresso tutto il suo rammarico e il suo disappunto per quanto detto nei suoi confronti. Lo ha fatto in questo modo e con queste parole: "Sono profondamente scioccato dei commenti che mi vengono attribuiti e che sono stati fatti circolare in modo irresponsabile. Mi feriscono profondamente come essere umano". Così si è espresso proprio tre mesi fa Galtier, che si difendeva in questo modo dalle accuse di razzismo.