18 Jul, 2023 - 16:19

Milano, la Mondialpol commissariata per caporalato e sfruttamento dei lavoratori: “Paga di 5 euro all'ora"

Milano, la Mondialpol commissariata per caporalato e sfruttamento dei lavoratori: “Paga di 5 euro all'ora"

La Mondialpol, società leader nei servizi di vigilanza privata, è stata commissariata per caporalato e sfruttamento dei lavoratori. Il pm Paolo Storari vista la situazione di illegalità aggravata dall'elevato numero di lavoratori coinvolti, ha disposto in via d’urgenza il controllo giudiziario dell'azienda. La situazione è venuta alla luce grazie alle testimonianze dei lavoratori, che si sono trovati costretti ad accettare condizioni lavorative misere pur di sopravvivere.

Mondialpol commissariata: "La paga misera a 5 euro lordi"

Come nel caso recente della cooperativa Servizi Fiduciari (gruppo Sicuritalia), commissariata anch'essa, i dipendenti sarebbero stati pagati poco più di 5 euro lordi all'ora e minacciati di trasferimento se non accettavano le condizioni. Il comparto interessato è quello dei custodi non armati.

Come riportano le agenzie, i dipendenti di Mondialpol erano costretti a coprire turni straordinari massacranti ed erano costantemente minacciati di percepire stipendi sempre minori.

La nota del comunicato stampa comunicato firmato dal procuratore Marcello Viola:

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Stanno portando alla luce fenomeni di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, realizzati attraverso un assiduo sfruttamento dei dipendenti perpetrato, approfittando del loro stato di bisogno, da parte di un'importante azienda che ha corrisposto al proprio personale retribuzioni ben al di sotto della soglia di povertà, sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato.

Le testimonianze

Diversi dipendenti hanno dichiarato di essere stati costretti a prestazioni lavorative straordinarie e di lunga durata.

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In alcuni casi, si arrivava a svolgere anche 15-20 ore di straordinario a turno, soprattutto durante le festività natalizie e pasquali, nonché durante gli orari notturni.

L'azienda, inoltre, avrebbe ostacolato i lavoratori che cercavano di sollevare critiche o preoccupazioni riguardo alla sicurezza sul lavoro, minacciando di relegarli a mansioni ancora meno remunerative.

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Giuseppa Giordano
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