Dopo la violenta ondata di maltempo è un nuovo bilancio drammatico quello stilato da Coldiretti, che parla di "danni incalcolabili" per le produzioni agricole di Lombardia ed Emilia-Romagna. Regione, quest'ultima, già pesantemente colpita dalla recente alluvione. Ebbene, l'organizzazione parla di "46 violente grandinate in un giorno con vere e proprie palle di ghiaccio". Dunque è ancora allarme.
Perché, dove non arriva la grandine, sono le elevate temperature a compromettere le colture. Pertanto, anche in questo caso, è drammatica la stima, visto che per alcune aziende si parla addirittura della perdita del 90% del raccolto.
Maggiormente colpite, in Emilia-Romagna, le province di Bologna, Ferrara, Modena, Parma e Ravenna. In quest'ultimo caso, viene riferito della distruzione delle coltivazioni risparmiate dall'alluvione.
In Lombardia, la grandine si è unita al forte vento, che ha preso spesso la forma di vortici. Diverse le coltivazioni distrutte, dalla soia al mais, pronto per essere raccolto. E ancora danni alle strutture e ai mezzi agricoli. I danni maggiori nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Milano.
Per la Coldiretti saremmo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici, dove gli eventi atmosferici continuano nella loro tendenza alla tropicalizzazione. Aumenta la frequenza delle manifestazioni violente, con precipitazioni brevi e intense in un quadro di rapido alternarsi sole/maltempo e sbalzi termici il più delle volte fatali per le coltivazioni. In tutto questo, le stagioni risultano sfasate.
In termini economici, le perdite sarebbero superiori ai 6 miliardi.
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