Per la città russa di Taganrog, a cinquanta chilometri a Est dal confine ucraino, quest'oggi il risveglio è stato traumatico: l'intercettazione di un missile ucraino ha portato a decretare lo stato d'emergenza. Il ministero della Difesa russo Sergej Šojgu ha riferito che la Russia ha prontamente intercettato il missile, tuttavia i suoi detriti hanno colpito la città. Questi sono caduti vicino a un museo d'arte e a un bar affollato, lasciando un cratere nel terreno e scatenando paura e panico tra i presenti. Secondo quanto reso noto dalle fonti locali, si registra una ventina di feriti, ma nessun morto. In un secondo momento, il Ministero della Difesa russo ha riferito di un ulteriore missile abbattuto sulla regione di Rostov.
Il ministero della Difesa russo ha subito fatto ricadere le accuse sull'Ucraina, incolpata di aver effettuato un "attacco terroristico" sulla città con un missile S-200. L'attribuzione della colpa a Kiev è stata però respinta da Oleksiy Danilov, segretario ucraino per il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale, che ha a sua volta puntato il dito sui sistemi di difesa aerea russi per l'esplosione.
Anche sul fronte ucraino, e più precisamente a Dnipro, la notte non è stata di certo tranquilla. In seguito ai bombardamenti della notte scorsa, il numero dei feriti, fortunatamente non gravi, è salito a 9 persone (tra cui due ragazzi, di 14 e 17 anni), stando alle informazioni del capo dell'Amministrazione militare regionale di Dnipro, Serhiy Lysak. Oltre a un condominio scarsamente abitato è stato colpito un edificio dei servizi d'intelligence ucraini dell'Ssu, che però era da tempo inutilizzato.
Durante la notte, inoltre, per almeno tre volte è stato interrotto il traffico sul ponte dello Stretto di Kerch tra la Crimea e la Russia continentale. La causa di tale fermo continua a rimanere sconosciuta e non si hanno nemmeno notizie di nuovi attacchi ucraini al ponte.
Il Financial Times (Ft), che ha avuto modo di vedere le armi nordcoreane, ha rilasciato la notizia che gli ucraini hanno sparato sulle postazioni russe proiettili di artiglieria prodotti in Corea del Nord. Si tratterebbe di munizioni utilizzate con sistemi missilistici a lancio multiplo (Mlrs) Grad nella zona di Bakhmut, epicentro di una delle fasi più recenti della guerra. Ormai tutti i Paesi prendono parte al conflitto tra Ucraina e Russia, inviando armi e munizioni.
Yuriy Sak, consigliere del ministro della Difesa ucraino, ha commentato la notizia negando un acquisto diretto delle armi da parte dell'Ucraina:
Dopo oltre un anno dall'inizio la guerra in Ucraina è in una fase di indecisione più totale con il mondo che guarda speranzoso ad una fine rapida.