Salario minimo, la porta di apre. E potrebbe essere la volta buona. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni apre al dialogo e fissa un incontro per venerdì 11 agosto. Un vero colpo di scena, visto quanto si era detto e scritto sull'argomento e soprattutto su come doveva e voleva essere trattato dalla maggioranza.
Si pensava che la Premier volesse rimandare il tutto a dopo agosto, rinviando ogni tipo di discorso e confronto a settembre, ma in realtà aveva sempre chiesto di aspettare, di voler riflettere sul da farsi e poi avrebbe detto la sua. E così è stato. Da una parte la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dall'altra i leader d'opposizione, al centro del tavolo la discussione sul Salario minimo.
Secondo quanto si apprende da parte delle opposizioni, l'incontro sul salario minimo ci sarà venerdì 11 agosto. E la conferma arriva anche da parte della maggioranza. Tanti erano gli indizi che avrebbero appunto a venerdì, a cominciare da un paio d'interviste rilasciate dal leader di Azione Carlo Calenda, proseguendo poi con i contatti avviati in queste ore tra Palazzo Chigi. E gran parte del merito, se quest'incontro ci sarà in anticipo, lo si deve soprattutto al leader di Azione che ha sempre avuto un dialogo franco e aperto con la stessa Meloni.
Il presidente del Consiglio ha talmente apprezzato la linea guida e, perché no, la strategia politica del confronto dello stesso Calenda, tanto da convocare tutte le parti per cominciare a parlarne. E così sarà. Dunque non più rinvii tra settembre e ottobre come era stato prospettato a Montecitorio e lamentato da parte delle opposizioni, Schlein e Conte su tutti. Ecco, dunque, che ci sarà il tanto atteso faccia a faccia nel fine settimana, prima che la premier parta per la sua vacanza in Puglia.
Sarà sicuramente un primo approccio, ma sarà comunque importante, anche per definire quelle che potrebbero essere le linee guida di una futura quanto mai imprevista legge sul salario minimo. Un altro dato da non sottovalutare sarà che per la prima volta le opposizioni si presenteranno compatte e unite. Da rivedere e valutare la posizione di Matteo Renzi, l'unico sul quale ci sono ancora dei dubbi se parteciperà o meno all'incontro. Alla fine, trapela da Italia Viva, ci dovrebbe essere. Sia mai che possa succedere qualcosa si positivo e anche storico, e lui marca visita? Impossibile. Si parte dalla proposta che mette tutti d'accordo in opposizione, ovvero quella di partire da un salario minimo legale di 9 euro l'ora. Tutti ora aspettano di vedere cosa accadrà e dove soprattutto porterà questo incontro venerdì prossimo.