La UEFA e la European Club Association (ECA) hanno firmato oggi un nuovo Memorandum d'Intesa (MoU) che estende la loro cooperazione fino al 2030. Basandosi su una relazione che dura ormai da oltre quindici anni, il nuovo accordo migliorerà la loro partnership per rafforzare la stabilità e la crescita sostenibile dei club del calcio europeo. L'accordo è stato concluso oggi prima della 30esima Assemblea Generale dell'ECA a Berlino, in Germania, durante una cerimonia con il presidente dell'ECA, Nasser Al-Khelaïfi, e il presidente della UEFA, Aleksander Čeferin.
Al centro di questo accordo c’è il pieno impegno a rafforzare i principi fondamentali della piramide calcistica europea sostenuta dai tifosi di tutta Europa. Ciò include il ruolo centrale della UEFA come organo di governo europeo e il sistema aperto di promozioni e retrocessioni che culmina infine nella qualificazione per un modello aperto di competizioni europee. L'accordo rinnovato allinea gli sforzi di cooperazione di entrambe le organizzazioni con un panorama calcistico in evoluzione tenendo conto del calendario delle partite internazionali maschili e femminili e dei prossimi cambiamenti strutturali delle competizioni UEFA per club maschili, in vigore dalla stagione 2024/25 che offriranno maggiori opportunità ad un numero superiore di club.
Un elemento centrale di questo accordo è la priorità condivisa di coltivare il calcio europeo per club a tutti i livelli. Ciò si manifesterà attraverso un nuovo modello di distribuzione delle entrate per il ciclo 2024-2027, che vanta un aumento senza precedenti dei pagamenti di solidarietà che andranno a beneficio dei club nelle competizioni dei campionati nazionali. La quota riservata nel nuovo ciclo ai club che non partecipano alla fase a leghe delle competizioni UEFA aumenterà complessivamente al 10%: oltre al 3% riservato ai club eliminati nei gironi di qualificazione, la quota riservata ai club che non vi hanno affatto partecipato crescerà al 7%, (rispetto all’attuale 4%), assicurando 440 milioni di euro a stagione – ovvero 1,32 miliardi di euro nell’arco del ciclo – in quello che è l’unico schema di ridistribuzione per i club a livello paneuropeo.
Il nuovo sistema di distribuzione per i club partecipanti porrà maggiore attenzione alla partecipazione (dal 25% al 27,5% sarà ripartito equamente) e alla performance (dal 30% al 37,5%), mentre i due pilastri esistenti del market pool e del coefficiente verranno accorpati e ridotti (dal 45% al 35%). I dettagli completi del nuovo sistema saranno resi noti non appena i lavori tecnici saranno conclusi.
Il rinnovato protocollo d’intesa continua a dare priorità a questioni critiche come la governance ambientale, sociale e aziendale, nonché la sostenibilità finanziaria per garantire il benessere generale del calcio europeo. Inoltre riafferma l'impegno della UEFA nei confronti della governance democratica, basandosi sulla sua precedente decisione di incorporare le prospettive dei giocatori (tramite FIFPRO Europe) e dei tifosi (tramite Football Supporters Europe) insieme a quelle delle leghe e dei club nel suo processo decisionale. Questo approccio mira a favorire un quadro di governance ancora più inclusivo, resiliente e trasparente per il calcio europeo.
La soddisfazione del presidente della UEFA Aleksander Čeferin:
Compiaciuto anche il presidente dell’ECA Nasser Al-Khelaïfi: