Gli Usa intendono procedere con l'invio di un nuovo pacchetto di armi all'Ucraina, che segue a ruota quello presentato dal Segretario di Stato Antony Blinken in visita a Kiev. 24 ore più tardi quella consegna, il Dipartimento di Difesa americano si dice pronto a proseguire con il rifornimento.
Si tratterà, per l'esattezza, di un pacchetto di armi del valore pari a 600 milioni di dollari, che include anche munizioni per i sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità, detti Hirmars, e munizioni di artiglieria da 105 millimetri, oltre a strumenti finalizzati allo sminamento. La notizia è stata diffusa da una nota del Pentagono.
Mentre gli Usa si preoccupano di rifornire adeguatamente Kiev a per permetterle di fronteggiare i nuovi appuntamenti militari contro la Russia, si comincia a respirare aria di elezioni nei territori occupati dell'Ucraina. Già la prossima settimana, infatti, i cittadini saranno chiamati alle urne.
Il Segretario di Stato americano Blinken si allinea in toto al commento della Casa Bianca sulle future votazioni che decreteranno, secondo lui illegittimamente, i nomi dei rappresentanti russi dei territori di Kherson, Zaporizhzhya, Donetsk e Luhansk, annessi l'anno scorso con dei referendum fortemente criticati dalla comunità internazionale. Blinken ha parlato di una «farsa», che dimostrerebbero tutto il mancato rispetto della Russia verso i principi della Carta delle Nazioni Unite.
Ha avvisato Blinken in una nota, rivolgendosi a Mosca e a tutti i suoi possibili alleati pronti a sostenere queste elezioni definite farlocche.
Nella nottata di oggi, i russi hanno preso d'assedio i distretti di Nikopol e Synelnykove, nella regione di Dnipropetrovsk: bombe russe sono cadute dal cielo per lunghe ore, ferendo due civili. La notizia è stata diffusa dal Capo dell'Amministrazione militare della regione, Sergiy Lysak, via Telegram.
Così recita il post di Lysak:
Inoltre, conclude sempre il capo dell'amministrazione militare, 8 case private sono state pesantemente danneggiate durante l'attacco.